In alcune zone d’Italia, l’anguilla è un piatto tipicamente natalizio. In Gran Bretagna, l’anguilla in gelatina era uno spuntino tradizionale degli operai londinesi, che si trovava sulle bancarelle, ma le cui vendite erano crollate negli anni ’90. Ora, con la crisi economica, questo piatto è tornato in auge, non solo a Londra ma in tutto il Regno Unito, visto che i consumatori cercano cibo economico e nutriente.
Sainsbury’s, terza catena di supermercati in UK, è però incorsa in un brutto incidente. Infatti, sui suoi banconi del pesce campeggiavano cartelli secondo cui le anguille in gelatina provenivano “da fonti sostenibili delle Isole Britanniche”. L’informazione non era proprio corretta visto che le anguille provenivano dalla Nuova Zelanda. Dal 2010 questa specie è stata posta sotto protezione dall’Unione europea, essendo minacciata dal rischio di estinzione.
Ad accorgersi dell’inganno è stato il National Anguilla Club, che ne ha informato l’associazione dei pescatori britannici, l’Angling Trust. L’ente ha sollevato il problema con Sainsbury’s, che ha provveduto a cambiare i cartelli, per dare un’informazione “il più chiara possibile”.
Beniamino Bonardi
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