Il sistema di allerta alimentare della Valle d’Aosta segnala il ritiro dal mercato di 6 lotti di Baccalà (Gadus morhua) salinato. Si tratta di una partita proveniente dalle Isole Fær Øer. Il motivo è la presenza del parassita del genere Anisakis. Probabilmente il prodotto è stato distribuito anche in altre Regioni.
Secondo quanto riferito dall’allerta tutti i lotti sono in corso il ritiro o già ritirati dai due punti vendita nella regione (vedi tabella in basso per ulteriori dettagli).
Il consiglio è di non mangiarlo assolutamente crudo, oppure di surgelarlo per almeno 4 giorni prima di consumarlo.
Prodotto Lotti |
Tipo di rischio |
Ditta produttrice distributrice |
Punti vendita della Valle d’Aosta dove è stato distribuito |
Data di notifica al servizio Provvedimenti Esito accertamenti |
Baccalà salinato Lotti: 5112012 tmc 05/11/2013 8012013 tmc 08/01/2014 17012013 tmc 17/01/2014 21012013 tmc 21/01/2014 22012013 tmc 22/01/2014 1630 tmc 27/03/2014
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Biologico: Presenza del parassita del genere anisakis |
Ditta esportatrice: Vadhorn Seafood Hulkavegur, 15 FO 490 Strendur Faroe Islands Ditta importatrice: S.A.F.I.M. srl Via Supeja Gallino, 20/28 10060 None Ditte venditrici: Fredo Spa – sede amministrativa/operativa c/o S.A.F.I.M. srl Via Supeja Gallino, 20/28 10060 None GS SPA Via Marco Biagi, 3 Rivalta (To) |
Pescheria Berlati di Della Marra, P.zza Cavalieri di Vittorio Veneto, 2, Aosta Carrefour, Località Autoporto, 22, Pollein (Ao) |
05/02/2013 In fase di ritiro e/o già ritirato |
Chiedo lumi perchè sommando le informazioni ricevute, non capisco questi provvedimenti, o l’informazione non è completa.
Se è vero che la contaminazione da Anisakis è fisiologica per la maggioranza del pesce pescato, bisognerà ritirare quasi tutto il pesce in commercio?
Forse in questo caso la contaminazione non è solo per le larve, ma hanno trovato il parassita già sviluppato?
Non è vero che tutto il pesce contiene il parassita Anisakis. Ci sono specie molto a rischio come la Spatola che infatti viene eviscerata subito dopo la cattura e altre in cui la presenza di Anisakis è saltuaria. La contaminazione sia da larva sia da parassita adulto è trattata nello stesso modo dalle autorità sanitarie.
Questa una parte di un articolo della vostra A.Becerra sull’Anisakis:
“Il secondo elemento di criticità anche se di rilievo minore riguarda l’Anisakis (un parassita che provoca una grave infezione parassitaria del tratto gastrointestinale, detta anisakidosi o anisakias). Le larve di Anisakis simplex sono spesso presenti in prodotti ittici crudi (preparazioni regionali con aceto o limone, sushi o sashimi) o non sufficientemente cotti, com’è il caso dei pesci affumicati. Come ospite intermedio, l’Anisakis è presente in 123 specie di pesci comunemente consumati, tra cui salmone, tonno, sardina, acciuga, merluzzo, nasello, sgombro, triglia, pesce San Pietro.”
Se è vero che le autorità controllano e ritirano tutto il pesce contaminato, non è vero che c’è tutta questa contaminazione, oppure se è vero che molte specie sono contaminate, allora i controlli ed i ritiri sono solo sporadici e casuali.
Quale la realtà?
L’Anisakis si può riscontrare in molte specie è vero, ma non è vero che si trova che così di frequente come lei lascia inendere. Le larve si vedono spesso anche a occhio nudo e l’ispezione risulta abbastanza semplice. I controlli in Italia sono abbastanza frequenti. Il pesce surgelato o congelato però non presenta problemi.