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È ormai riconosciuta la correlazione tra il consumo in grandi quantità di bevande zuccherate e l’aumento dei rischi per la salute. Ciò nonostante il consumo di bibite è in crescita in tutto il mondo e anche in Italia: secondo dati di Assobibe elaborati da Beverfood nel 2022, in un anno se ne bevono mediamente 54 litri a testa, per un totale di cinque chili di zucchero che si vanno ad aggiungere a quello assunto tramite l’alimentazione. Dall’altro lato aumenta anche la diffusione di prodotti che si propongono come alternativa, per esempio acque aromatizzate e aromi in diverse forme da aggiungere all’acqua, che nel caso in cui non contengano sostanze come zuccheri e caffeina, ma solo aromi naturali, vengono proposte come prodotti più salutari rispetto alle bevande zuccherate.

Le soluzioni del mercato

In questa direzione si orientano anche prodotti di aziende come “air up”, che produce borracce in grado di far percepire l’acqua inserita al loro interno come aromatizzata senza che venga effettivamente addizionata alcuna sostanza. Il design della borraccia è pensato per l’aggiunta esterna di un anello con degli aromi infusi (chiamato ‘pod’), da posizionare intorno al beccuccio da cui si succhia l’acqua. Il meccanismo della borraccia poi fa sì che bolle d’aria aromatiche si mescolino all’acqua, così che il cervello la percepisca come aromatizzata nonostante non lo sia.

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Una borraccia air up con i pod di ricarica

Sul sito dell’azienda si legge che “Si beve davvero solo acqua al 99,99%. Naturalmente, anche noi all’inizio eravamo affascinati da questa idea. Ecco perché abbiamo iniziato i test al German Research Institute per la chimica alimentare (Leibnitz Institute) e alla Technical University di Monaco nel 2017. I risultati hanno dimostrato che l’acqua è pura al 99,99%. Se si ingerisce un po’ dell’aroma (cosa che può succedere durante il consumo), di fatto solo una piccolissima quantità di aroma naturale finisce nel corpo. Questo è paragonabile alla quantità di aroma che si inala in una panetteria, quando si sente il profumo del pane fresco”.

Come funziona air up

Air up infatti spiega che il design della borraccia sfrutterebbe l’olfatto retronasale, un fenomeno per cui nella cavità orale l’odore verrebbe percepito come sapore, ingannando chi beve a percepire un aroma in quella che in realtà è semplice acqua. Lo scopo della borraccia sarebbe quindi quella di aiutare chi la utilizza a incrementare il proprio consumo di acqua rendendola più appetibile, soprattutto se si rientra tra le persone che preferiscono percepire un sapore quando bevono.

bere acqua bicchiere vetro salute donna idratazione
La disidratazione può rappresentare un grave rischio per la salute, in particolare nei soggetti più a rischio

Cosa ne pensano i consumatori?

Le opinioni di chi l’ha provata in merito a piacevolezza e intensità del sapore variano da persona a persona e dipendono anche dagli aromi scelti. Per capirne l’impatto sulla salute servirebbero degli studi che indaghino la possibilità che chi sfrutta queste alternative sia portato a bere più acqua durante il giorno, oppure a consumare meno bevande zuccherate. Questi prodotti infatti sono molto popolari anche tra bambini e ragazzi in età scolastica, una fascia d’età in cui a livello globale è in aumento il tasso di sovrappeso e obesità e in cui le autorità sanitarie consigliano la limitazione del consumo di bevande zuccherate.

I costi

Anche nel caso contribuissero a un effettivo miglioramento delle abitudini in fatto di consumo di acqua, queste borracce rimarrebbero comunque un’opzione con un impatto economico non trascurabile: al momento la versione più economica in Italia costa 34,99 euro (air up vende in più di venti Paesi), e contiene 3 pod, cioè 3 anelli aromatici, ognuno dei quali dovrebbe bastare per 5 litri d’acqua. Le ricariche poi possono andare dai 5,99 euro agli 8,99 per tre pod, che dovrebbero bastare per 15 litri di acqua. Ipotizzando un consumo tramite la borraccia di un litro e mezzo di acqua al giorno, tre pod basterebbero per dieci giorni: scegliendo i gusti più economici si tratterebbe di una spesa mensile a persona di circa 18 euro, escluso il costo iniziale della borraccia e di eventuali spese di spedizione.

Acqua aromatizzata con cetriolo, menta e limone in una bottiglia e un bicchiere
Esistono diversi modo per rendere l’acqua più interessante

Quelli di air up non sono gli unici prodotti che si propongono come un mezzo per aumentare il consumo di acqua. Esistono per esempio aromi senza zuccheri da aggiungere all’acqua disponibili come liquidi, polvere o zollette, ma anche caraffe filtranti pensate per migliorare il gusto dell’acqua del rubinetto, e altri sistemi che in diverse forme puntano a rendere l’acqua più appetibile. I costi sono variabili, ma trattandosi di prodotti che si basano sull’utilizzo di acqua del rubinetto o in bottiglia, hanno in ogni caso un impatto economico superiore rispetto al semplice consumo di acqua liscia. E se l’intento di proporre aromi per l’acqua da un lato potrebbe rappresentare una soluzione per diminuire il consumo di bevande zuccherate, dall’altro la percezione di un sapore non dovrebbe arrivare a diventare una necessità senza la quale non si beve acqua.

Le indicazioni delle autorità

Ma quanta acqua andrebbe effettivamente bevuta ogni giorno? Il Ministero della Salute ricorda che la disidratazione può rappresentare un grave rischio per la salute, in particolare nei soggetti più a rischio. Ad esempio i bambini sono un gruppo di popolazione particolarmente esposto al rischio della disidratazione e anche le persone anziane, che con l’avanzare dell’età subiscono una diminuzione della percezione della sete.

Rispetto ai quantitativi da assumere, riferendosi a valutazione dell’EFSA (European Food Safety Authority) il Ministero spiega però che non c’è una risposta univoca che vada bene per tutti gli individui: dipendono infatti dall’età, dall’ambiente (per esempio dalla temperatura esterna), e dal tipo di attività che si portano avanti (l’attività sportiva richiede un maggiore consumo di acqua), così come da condizioni come la gravidanza o l’allattamento ed eventuali patologie. Il consumo di acqua comunque è da intendersi comprensivo di tutti i liquidi assunti giornalmente, anche attraverso l’alimentazione. Anche i cibi solidi infatti contengono acqua in quantità variabile, e frutta e ortaggi in particolare sono la categoria di alimenti che ne contiene la percentuale maggiore (più dell’85%).

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos, Air up

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Luigi Eugenio Milani
6 Dicembre 2023 10:12

Molto interessante, certamente da approfondire. Il vostro sito è principalmente divulgativo, sarebbe però utile e gradita una sezione di approfondimento delle tematiche trattate. Credo di non essere il solo che sente questa esigenza. Comunque, in una società dove l’abitudine a scorrere le notizie induce alla superficialità, sarebbe una iniziativa controcorrente assai utile anche solo per questo. Vi ringrazio per questo spazio di opinioni.
Luigi Eugenio Milani

amina ciampella
amina ciampella
6 Dicembre 2023 10:30

francamente inutile!! si passa dalla tetta, al biberon, ai lecca lecca, spesso alle sigarette…… proprio l’acqua, che invece andrebbe bevuta tal quale! come influenzare i consumatori e guadagnare parecchio?perché considerare consumatori /consumatrici solo come strumenti di acquisto inconsapevole?

Marilena
Marilena
Reply to  amina ciampella
17 Gennaio 2024 14:10

Ben detto.