Uliveto e Rocchetta sono “acque della salute”? Il Ministero dopo 16 mesi dice che non lo sa! Ma autorizza slogan terribili come “depurati anche l’anima” e “pulite dentro belle fuori”
Uliveto e Rocchetta sono “acque della salute”? Il Ministero dopo 16 mesi dice che non lo sa! Ma autorizza slogan terribili come “depurati anche l’anima” e “pulite dentro belle fuori”
Roberto La Pira 25 Luglio 2015La pubblicità ingannevole dell’acqua minerale Uliveto e Rocchetta è arrivata in parlamento 16 mesi fa sotto forma di interrogazione al Ministero della salute su richiesta del deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate. L’interrogazione ha ricevuto una risposta pochi giorni fa. Questa è la prima notizia. La seconda è che nella “nessun messaggio pubblicitario contenente qualità salutistiche di un’acqua minerale può essere divulgato senza l’autorizzazione del Ministero della salute”. Tutto ciò non ha impedito alla società Cogedi, proprietaria dei marchi Uliveto e Rocchetta, di essere censurata almeno quattro volte negli ultimi anni proprio per pubblicità ingannevole.
Il terzo elemento che desta perplessità è la commissione che al Ministero della salute valuta e concede il nullaosta ai messaggi pubblicitari sanitari delle acque minerali. Questo gruppo di esperti ha avuto il coraggio di autorizzare slogan per le due minerali del tipo “pulite dentro e belle fuori” o “depurati anche l’anima”, o “mi fa fare tanta plin plin” oltre ad altre belle frasi sulla facilità di digestione troppo generichei. Di fronte a queste ardite scelte c’è da chiedersi perché lo slogan “acqua della salute” che da anni caratterizza le campagne e gli spot tv di Uliveto e Rocchetta non sia stato preso in considerazione dalla Commissione. Il ministro dice con una certa spudoratezza che “non si ritiene che possa configurarsi come pubblicità sanitaria, e non necessita, in quanto tale, della relativa autorizzazione della Commissione per il rilascio delle autorizzazioni“. In altre parole secondo la Commissione è vero che l’acqua minerale Uliveto e Rocchetta fa bene all’anima, ti fa sentire bella e ti aiuta a digerire, ma lo slogan “acqua della salute” non rientra tra quelli da autorizzare!
Dopo 16 mesi di riflessione su come rispondere all’imbarazzante interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle sulla pubblicità di un’azienda pluricondannata per messaggi ingannevoli, Beatrice Lorenzin è riuscita a produrre un testo contraddittorio che fa acqua da tutte le parti e ridicolizza gli stessi esperti della Commissione che non sanno cosa inventare per giustificare pubblicità sfuggite al loro controllo. Con una certa dose di ironia il Movimento 5 Stelle si chiede perché il ministero di Beatrice Lorenzin partecipi come gradito ospite, con una certa regolarità agli incontri che la società Cogedi organizza ogni anno, trattandosi di una società non certo specchiata per quanto riguarda la comunicazione e che da anni prende in giro decine di milioni di italiani con i suoi messaggi scorretti. Il deputato L’Abbate commenta la dicendo che : “Il Ministro Lorenzin ed il Governo Renzi, dunque, se ne lavano completamente le mani, demandando all’Antitrust il compito di sanzionare chi non rispetta le regole. Peccato, però, che il mancato intervento ministeriale vada a ledere, implicitamente, tutte le altre aziende di acqua minerale che, invece, rispettano sia le normative sia il buon senso. Al contempo, l’inganno ai danni dei consumatori continuerà a colpi di multe da 5.000 o 10.000 euro massimo”.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
In effetti, manca solo che pubblicizzino il fatto che è bagnata e poi fanno l’enplei… slogan, lapalissiani.
Alla luce dei fatti enunciati, viene da chiedersi, ovviamente… Come mai?
Come mai, nonostante le varie multe e segnalazioni da parte di associazioni e cittadini, nonché di parlamentari (tutta pubblicità gratuita), viene permesso alla Cogedi di continuare a fare ciò che gli riesce meglio?
La domanda è retorica, ma se “Il Ministro Lorenzin ed il Governo Renzi, dunque, se ne lavano completamente le mani…”, viene anche da chiedersi se con “l’acqua della salute” i benefici aumentino!