Mentre l’attenzione mediatica era concentrata su Adriano Panzironi e la sua dieta Life 120, diffusa in tutta Italia attraverso 24 tv locali con il programma “Il Cerca Salute”, il sito internet di un altro guru della dieta paleo veniva sequestrato preventivamente dalla Polizia Postale. L’operazione è scattata in seguito a una denuncia dell’Ordine dei medici di Roma che accusa di abuso della professione medica ******* *****, personal trainer, e la dieta “Geopaleodiet”. In seguito al provvedimento di sequestro scattato all’inizio di gennaio 2018, il sito www.geopaleodiet.com non è più raggiungibile. Ma l’azione della Polizia postale non ha impedito di continuare a diffondere la dieta, attraverso una galassia di siti e social media creati nei mesi successivi.
Nel sito web sequestrato, secondo le carte della Procura, il personal trainer avrebbe denigrato la professione medica e attaccato la dieta mediterranea e le raccomandazioni nutrizionali ufficiali dell’Oms e di altre istituzioni sanitarie. “Esaltando di contro le proprietà della paleo dieta – si legge nella richiesta di sequestro della Procura di Roma – che con l’integrazione di Vitamina D e K2, sarebbe in grado di migliorare/guarire molte malattie autoimmunitarie e altre patologie senza far ricorso ai farmaci”. Affermazioni e comportamenti che tuttavia si possono trovare ancora oggi online su un altro sito della “Geopaleodiet” (probabilmente il clone di quello sequestrato), sul YouTube e su Facebook.
Allo stesso modo, si possono comprare online gli integratori firmati dal personal trainer, che sono pubblicizzati anche su un altro sito, mentre un terzo sponsorizza “il primo negozio in Italia dedicato alla dieta paleo”, aperto a Roma. Inoltre, sono tenuti dei corsi mensili a pagamento aperti non solo a personal trainer, ma anche a medici, nutrizionisti, biologi e dietisti per ottenere una “Certificazione Geopaleodiet”, per cui esiste ovviamente un altro sito dedicato.
Tutto questo accade nonostante ***** abbia, appunto, alle spalle una denuncia per abuso della professione medica e il sequestro preventivo di un sito che, stando alla richiesta di sequestro, avrebbe proposto la dieta paleo come panacea per tutti i mali anche a soggetti affetti da gravi malattie, che così “attirati dalla prospettiva di guarire, incautamente si affidano a regimi alimentari suggeriti da personale non abilitato e non qualificato”, si legge infatti nel documento della Procura.
Occorre fermare il gigantesco fenomeno dell’abusivismo nel mondo della nutrizione, fatto di giornalisti che si improvvisano nutrizionisti, di personal trainer che danno consigli alimentari nelle palestre e altri soggetti che pubblicizzano diete detox e integratori attraverso i social, ma sembra un’impresa impossibile. Forse dovrebbe scendere in campo il Ministero della salute con un intervento deciso.
(****) Aggiornamento del 2 febbraio 2019: in seguito alla decisione del Tribunale di Roma, abbiamo provveduto ad anonimizzare l’articolo in quanto il procedimento è ancora nella fase iniziale.
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