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A Carnevale compriamo chiacchiere senza olio di palma per festeggiare salvaguardando le foreste

A Carnevale chiacchiere senza olio di palma, è questa la scelta per chi vuole gustare un dolce  irresistibile di qualità salvaguardando le foreste del sud est asiatico. Sono ottime perché contengono un  pizzico di  burro e sono fritte in olio di girasole o mais, grassi  che non contribuiscono a distruggere le foreste della  Malesia. L’altro aspetto positivo è che la presenza di questi oli di semi abbassa la quantità di grassi saturi. Insomma le chiacchiere  senza olio di palma  fanno bene alle foreste e anche alla salute delle arterie.   Il terzo aspetto da considerare riguarda il gusto. Ma anche su questo fronte non c’è storia perché a parità di ricetta,  quelle con burro, mais o girasole sono migliori.

Le aziende dolciarie o le pasticcerie utilizzano olio di palma perché resiste meglio alle fritture, e dura di più quando le friggitrici operano a temperature superiori  i 200°C. Il  problema non si pone per chi lavora con friggitrici moderne dove la temperatura non supera i 180°C,  e in questo modo diventa possibile impiegare olio di  girasole o di mais.

 

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Dolci di carnevale fritti in miscele di olio che contengono grasso di palma , colza, soia ,mais e girasole  

L’altro elemento da sapere quando si comprano le chiacchiere è che non ci sono differenze significative tra quelle  “cotte al forno” e quelle “fritte”. Nell’immaginario collettivo quelle “al forno” sono più leggere, ma non è così.

 

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Chiacchiere di Carnevale che indicano in etichetta il trattamento di frittura e di cottura al forno

Tutte le chiacchiere vengono fritte,  poi alcune vengono passate al forno per conferire un gusto biscottato. Alla fine il sapore cambia ma il contenuto di calorie è pressoché identico. Alcune confezioni indicano infatti  sull’etichetta il doppio trattamento“…prodotto dolciario fritto e poi passato al forno“( vedi foto a fianco).

Inviateci  le etichette dei prodotti che non contengono olio di palma e dite dove è stato comprato.

 

 Roberto La Pira

Riproduzione riservata

 Chiacchiere e dolci di Carnevale senza olio di palma 

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Gecchele I pettegolezzi di Colombina: solo burro e olio di semi di girasole Milano  Coop
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Piuma d’Oca : Crostoli Ricciole solo burro e olio di girasole- Esselunga Milano

 

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Piuma d’oro: chiacchiere velo: non contengono olio di palma  Esselunga- Milano

 

Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade hanno lanciato una petizione online su Change.org per fermare l’invasione dell’olio di palma nei prodotti alimentari.

 Alla fine gennaio 2015 – a distanza di due mesi dopo  l’inizio della raccolta –  le adesioni sono  99 mila e cinque catene di supermercati hanno deciso di eliminare il grasso di palma dai loro prodotti !

Per sottoscrivere clicca qui

stop olio di palma petizione schermata

 

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Antonio Vinci
Antonio Vinci
27 Gennaio 2015 11:24

Sto seguendo con interesse la vostra lotta contro l’olio di palma. Considerando il punto di vista etico, non mi è riuscito di capire perché la produzione di un’alternativa coi volumi tali da sostituirlo dovrebbe avere impatto etico e ambientale minore.

A volte leggo che il miglior sostituto per molti usi sarebbe il burro, ma le necessità per una tale produzione di burro non sarebbero molto più devastanti?

È come se la crociata contro l’olio di palma sia una crociata contro la produzione mondiale industriale di prodotti alimentari. Che sarebbe sacrosanta, ma a mio avviso sterile, se non siamo disposti a mettere in gioco il nostro stile di vita.

Filippo
Filippo
27 Gennaio 2015 13:38

Perché ancora oggi questi produttori, non mettono una etichetta che non occorre la lente d’ingrandimento, per leggere gli ingredienti?
Con tutti gli oli che abbiamo oliva mais girasole ecc…

massimo
massimo
27 Gennaio 2015 13:43

Se si deforesta x coltivare mais e girasole tutto va’ ben …