A Londra ha debuttato FoodInk, il primo ristorante al mondo in cui tutto, dall’arredamento alle vettovaglie e al cibo è realizzato con stampanti 3D. FoodInk farà un tour mondiale di cene 3D itineranti e a ottobre sarà a Roma.
Con le stampanti 3D, il cibo impastato viene spremuto da una specie di imbuto con un ago, come si fa con la glassatura sulla torta, formando disegni decisi al computer.
Come spiega in questo video di RepTv Antony Dobrzensky, uno dei due fondatori di FoodInk, per dare al cibo una struttura, una densità e una stabilità, vengono aggiunti ingredienti della gastronomia molecolare come l’Agar Agar, un gelificante naturale ricavato da alghe rosse molto noto in Giappone, o l’Algi, un particolare sodio.
L’evento di lancio londinese ha visto tre cene in tre giorni, riservate a un pubblico selezionato e curate da due chef del ristorante spagnolo La Boscana: Mateu Blanch e Joel Castanye. Piatti e bicchieri in porcellana di FoodInk sono stati realizzati dalla ditta italiana Wasp, sempre utilizzando una stampante 3D.
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Sapete di dirmi di più a proposito di questo Algi? È il nome commerciale di un prodotto a base di alginato di sodio o è qualcosa di innovativo?