“Le bibite con dolcificanti aiutano la perdita di peso corporeo”! Lo dicono studi finanziati da produttori di bevande o dolcificanti. Evidente conflitto di interessi
“Le bibite con dolcificanti aiutano la perdita di peso corporeo”! Lo dicono studi finanziati da produttori di bevande o dolcificanti. Evidente conflitto di interessi
Beniamino Bonardi 25 Gennaio 2016Le bibite con dolcificanti contenenti poche o zero calorie sono meglio dell’acqua nella perdita di peso corporeo! Lo sostengono due studi pubblicati recentemente da due riviste scientifiche segnalate da Marion Nestle (nutrizionista dell’Università di New York) che dallo scorso marzo pubblica settimanalmente esempi di studi finanziati, completamente o in parte, dall’industria alimentare, sottolineando la probabilità di un “conflitto di interessi. I risultati, nella grande maggioranza dei casi, risultano favorevolia gli interessi dei committenti. Sinora, su 114 studi considerati, questa coincidenza è stata registrata 105 volte. Solo in nove casi i risultati possono aver contrariato gli sponsor.
Il 26 dicembre, la rivista Obesity ha pubblicato uno studio, che ha coinvolto per un anno 303 persone obese o in sovrappeso, abituali consumatrici di bevande con dolcificanti ipocalorici (acesulfame K, aspartame, estratto del frutto luo han guo, neotame, saccarina, stevia, sucralosio e advantame). I partecipanti sono stati divisi in due gruppi, il primo ha mantenuto le abitudini, mentre il secondo ha sostituito le bibite con l’acqua. La conclusione dello studio è che i migliori risultati, in termini di dimagrimento e di mantenimento, sono stati registrati nel primo gruppo. L’aspetto interessante è che la ricerca è stata interamente finanziata dall’American Beverage Association, l’associazione statunitense dei produttori di bevande analcoliche, e due dei suoi autori, tra cui il principale, sono consulenti di Coca-Cola.
Un mese prima, l’International Journal of Obesity aveva pubblicato uno studio, che giunge a conclusioni analoghe. Questa seconda ricerca comprende una revisione e una meta-analisi di lavori condotti su uomini e animali, per vedere se il consumo di dolcificanti ipocalorici incide sull’aumento del peso corporeo: la conclusione è negativa. In particolare, si afferma che confrontando l’effetto delle bevande con dolcificanti ipocalorici rispetto all’acqua in relazione al peso corporeo, si nota che risulta equivalente e, anzi, in certi contesti, migliore. Lo studio è stato condotto da esperti della sezione europea dell’International Life Sciences Institute, che è finanziato dalle industrie alimentari. Tra gli autori, uno ha ricevuto sovvenzioni dalla britannica Sugar Nutrition per una ricerca sugli effetti dello zucchero sull’appetito; un altro ha ricevuto sovvenzioni dall’olandese Sugar Bureau per uno studio sulla risposta del cervello agli zuccheri e ai dolcificanti ipocalorici; un altro ha ricevuto sovvenzioni dal produttore del dolcificante Canderel per una ricerca sugli effetti dei dolcificanti ipocalorici sull’appetito; altri due sono dipendenti e azionisti di compagnie che producono prodotti con dolcificanti ipocalorici; un altro, infine, è un dipendente di ILSI – Europe.
sono dell’avviso che questi studi siano solo parziali e utili ai fini meramente commerciali. non sfiorano affatto eventuali relazioni tra dolcificanti artificiali e allergie e/o malattie, quali sospette conseguenze del loro consumo.