Nella settimana n°24 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 78 (12 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende tre casi: mercurio in pesce spada (Xiphias gladius) spagnolo; Listeria monocytogenes in salmone affumicato refrigerato dalla Danimarca; mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius) refrigerato sottovuoto dalla Spagna.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: mercurio in pesce spada (Xiphias gladius) spagnolo; sostanza non autorizzata (E450 – difosfato) in tonno pinna gialla confezionato sotto vuote e refrigerato dalla Spagna.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: Salmonella anatum in filetto di petto di tacchino refrigerato dalla Francia; contenuto troppo alto di coloranti (E102 – tartrazina, E122 – azorubina, E129 – rosso allura AC, E133 – blu brillante FCF) in caramelle tipo marshmallows dalla Cina; peperoni rossi dalla Tunisia in cattivo stato igienico; mercurio pesce spada fresco (Xiphias gladius) dalla Spagna; eccesso di solfiti in gamberetti rosa (Parapenaus longirostris) dalla Croazia; aflatossine in nocciole sgusciate dalla Turchia.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, l’Italia segnala presenza di DNA di ruminante in mangime completo per trote distribuito in Bulgaria.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Leggo di un allerta relativa alla presenza di listeria in salmone affumicato proveniente dalla Danimarca. Ho constatato che quando succede a prodotti italiani sul vs. sito viene indicato con dovizia di particolari il nome dell’ azienda produttrice, il lotto di produzione, le insegne dei supermercati che hanno dovuto ritirare il prodotto, ed anche la foto del prodotto in oggetto.
Un servizio realmente utile per il consumatore.
Vi sarei grato se voleste spiegarmi per quale motivo quando le allerte riguardano prodotti provenienti dall’ estero non viene data alcuna informazione utile.
Nessun nome dell’azienda produttrice
Nessuna descrizione del prodotto oggetto di allerta
Nessun nome di supermercato
Nessun numero di lotto
Nessuna foto
Perché questo velo di omertà quando si parla di prodotti provenienti dall’ estero?
Che utilità ha per il consumatore essere informato in questo modo?
Per quale motivo questa disparità di trattamento tra aziende italiane e straniere?
Premetto per correttezza di essere un operatore del settore.
Ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrete darmi.
Cordiali saluti
Il Rasff “Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi” è una struttura coordinata a livello europeo. Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. L’Italia non è tra questi; cioè neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta.
Alcune catene di supermercati rendono pubblici questi dati, anche sul web. La nostra intenzione non è di allarmare, ma di creare consapevolezza nei consumatori: anche facendo conoscere il rasff, le tipologie di alimenti, e i motivi di richiamo, si può aumentare la conoscenza del sistema di sicurezza alimentare europeo e italiano.
Rispetto alle Sue critiche ci sembrano ingiustificate visto che basta aprire la categoria “Richiami e ritiri” http://www.ilfattoalimentare.it/argomenti/richiami-e-ritiri per osservare che sono presenti prodotti e marchi esteri in quantità pari o maggiore a quelli italiani, proprio in virtù del fatto che all’estero la pubblicazione è più efficiente che in Italia. In questo modo anche i cittadini capiscono che un ritiro è un fatto comune e che non deve necessariamente allarmare.