Arriva il pollo fritto di Kentucky Fried Chicken: il 20 novembre apre a Roma poi a Torino, Milano e Venezia i fast food della famosa catena americana
Arriva il pollo fritto di Kentucky Fried Chicken: il 20 novembre apre a Roma poi a Torino, Milano e Venezia i fast food della famosa catena americana
Roberto La Pira 30 Ottobre 2014Roma, Torino, Milano, Venezia e Napoli sono le città scelte dalla famosa catena di fast food americana Kentucky Fried Chicken (KFC) per sbarcare in Italia. La prima apertura dovrebbe essere quella nella capitale il 20 novembre nel centro commerciale di Roma est alle ore 19,00, seguirà quella di Torino nella galleria Lingotto entro la fine del mese, poi a seguire Milano nei pressi di piazza Duomo (forse), Napoli e Venezia. Altre volte è stato annunciato l’arrivo di KFC in Italia, ma ora la notizia è ufficiale e viene annunciata attraverso la pagina Facebook dedicata all’Italia. In realta non sarà una prima assoluta per la catena di fast food specializzata nel pollo fritto, perché esistono già due locali all’interno delle basi militari americane situate in Sicilia e in Campania.
L’evento è abbastanza importante, perché già all’inizio degli anni 70 la catena aveva provato ad aprire a Napoli, salvo poi chiudere. Forse allora i consumatori non erano pronti, adesso la situazione nella ristorazione commerciale è molto cambiata e la discesa di KFC non dovrebbe trovare ostacoli. Tra le catene di fast food che propongono come piatto principale il pollo KFC è la più grande sul pianeta. Secondo wikipedia ogni giorno circa otto milioni di persone mangiano in uno di questi locali. Il segreto della ricetta sarebbe da ricercare nella miscela di spezie e aromi che viene mantenuta segreta! Vi terremo aggiornati e esamineremo presto le proposte culinarie e i prezzi. Speriamo che la catena non usi per le sue proposte culinarie carne separata meccanicamente.
Aggiornamento del 31 ottobre 2014
Qualche lettore ci ha scritto dicendo che si tratta di una bufala ma si sbaglia. Chi vuole può andare a fare un giro al Centro commerciale Roma est e troverà grandi panelli che annunciano l’imminente apertura di KFC ( vedi le foto a lato).
Sara Rossi
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I
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
È un’invasione, speriamo ci vadano solo i turisti americani in vacanza in Italia!
purtroppo non credo.. hai visto le file dietro i nuovi “fast food” specializzati in patatine ?
i tempi oramai sono pronti ..per loro… per invadere un mercato/nazione che nelle nuove generazioni sta sempre più perdendo il contatto con la “storia/tradizione” , lo street food (le pizzelle e le zeppolelle ad esempio)
quei sapori di una volta che “riempivano” il palato in maniera diversa.
oggi mix sapienti di spezie di “aromi & co.” ti fanno provare sapori nuovi e accattivanti ..
mahh…che tristezza , finiremo come negli States dove però una cultura dello stret food se c’è mai stata , l’abbiamo portata noi , i cinesi, e qualcun altro
In realtà circa 7-10 anni fa venne aperto un KFC a Bologna in via Massarenti.
E’ stato aperto un anno e poi ha chiuso.
Forse anche più di 10 anni fa, anche 20! io lo trovavo molto buono, ma allora non ero molto interessato agli aspetti nutrizionali e di qualità del cibo.
Ho assaggiato i loro prodotti in un aeroporto internazionale area mediterraneo… quindi in euro. prezzi troppo elevati rispetto al burger king.
Come cadere nelle bufale!?
La pagina che date come ufficiale è aperta da anni e la notizia gira da tempo.
Secondo voi un’azienda seria scrive una cosa del genere?
“18 luglio 2012
Salve a tutti.Ricordo a voi che per vedere aperti i due KFC uno a Rome e uno a Milano bisogna attendere che la vostra pagina preferita di Fb raggiunga la quota “X” che è di 100000 fans.
Caricate le foto dei KFC di tutto il mondo che avete visitato! ”
o peggio questo con tanto di k usate modello bimbiminkia
“Amanti del KFC cn molto rammarico dikiaro ufficialmente la PAGINA KFC ITALIA,gestita dalla Spagna e dagli Stati Uniti, PARZIALMENTE ATTIVA.Significa k la nn sarà eliminata cm detto antecedentemente ma vostre domande,curiosità o rikieste nn saranno risposte.Qualunque sia lo status della pagina lo stesso desideriamo il numero “X” x L’APERTURA A ROMA del KFC Ristorante.Ricordate tt dipende da voi!!! Cordiali saluti e mangiate sempre il Pollo Fritto KFC!!! ”
Direi che ci siete cascati… alla grande, come altri prima di voi
Caro Alessio , questa volta non si tratta di una bufala , basta andare al centro commerciale Roma est e farsi un giro per vedere che c’è uno spazio dove stanno allestendo il fast food. Abbiamo anche messo le foto nel sito, guardale.
valutate questo:
KFC, (kentucky Fried Chicken) , la nota catena di ristorazione americana di pollo fritto,figlia del sogno americano e della mente prodiga del colonnello Sander, finalmente apre in Italia, il 20 novembre, nel centro commerciale di ROMA EST, per la gioia di molti , stanchi evidentemente dei soliti fast food della “polpetta schiacciata”made in USA .
Ma anche per le perplessità di molti.
Ce n’era bisogno? Probabilmente no.
Ma la questione che interessa in questa sede non è tanto quella del mangiar sano, delle regole ambientaliste o animaliste, che spesso vengono ignorate da queste multinazionali e sulle quali varrebbe la pena sicuramente spendere più che due parole. Lasciamo questo compito ad altri,che hanno sicuramente la nostra approvazione.
Il problema è, che ad essere meno intransigenti e un po’ più “buonisti”,si potrebbe pensare che almeno ne nascerà qualche posto di lavoro( certo, ma per chi e a che condizioni?), visto anche la forza economica che queste multinazionali hanno, rispetto a tante aziende italiane di ristorazione e non, che chiudono spesso i battenti, come nel caso proprio di Roma Est, dove 65 lavoratori questa estate sono stati mandati a casa dopo la chiusura di 7 ristoranti della Brek/Cibis del Gruppo Pam.
Ed è proprio in uno degli ex locali Cibis che aprirà KFC.
E allora viene da pensare, da sperare, da credere anzi:
Vuoi che un azienda del genere, tanto più di proprietà di un franchisee italiano e quindi autonoma nella gestione delle assunzioni, non prenda in considerazione l’eventualità di valutare pacificamente i curriculum di questi ex lavoratori Cibis ,tutti con esperienza pregressa nella ristorazione fast food?
Vuoi che non si considerino le agevolazioni fiscali per l’assunzione di lavoratori in mobilità, vista la crisi ,le tasse e tutte quelle motivazioni che gli imprenditori sbandierano come cause della propria disgrazia (..e allora…pronti…via con i fallimenti,i trasferimenti e gli investimenti all’estero, i cassa-integrati, la riduzione del personale!)
Vuoi che, se non altro per convenienza (appunto esperienza in mansioni similari e sgravi fiscali) non certo per bontà o per una questione morale,non ci scappi il reintegro di almeno qualcuno di questi “desaparecidos” del lavoro?
E INVECE NO.
Perchè KFC ,che si traduce Kentucky Fa Cilecca al primo approccio nel territorio Italiano, ha completamente ignorato queste possibilità. Nonostante da mesi si cerchi di avere un contatto, anche solo per far valutare dei curriculum ,gli ex lavoratori di Roma Est si vedono aprire un altro ristorante dove per anni hanno lavorato sotto il marchio Brek,senza essere presi minimamente in considerazione. A nulla in questo senso, è valso l’impegno e l’iniziativa di ex lavoratori e del sindacato autonomo Flaica Cub (si..perchè i sindacati “veri”, quelli che vanno in piazza a San Giovanni ,si erano da tempo defilati o meglio erano stati scaricati dal 90% dei lavoratori in questione, dopo trattative farlocche e accomodanti con l’azienda) che fino adesso sono stati completamente ignorati dal Colonnello Kentuckiano trapiantato in Italia.
E pensare che altre aziende di ristorazione che occuperanno alcuni di questi locali hanno già valutato attraverso colloqui, alcuni di questi licenziati Brek ,come La Piadineria ,che proprio con KFC dividerà i locali dell’ex ristorante Fresh &Fast. Addirittura Alice Pizza, altra catena di ristorazione che occupa uno dei punti vendita appartenuti alla Cibis,ha già assunto alcuni di questi lavoratori.
Il caso più eclatante è poi quello di Tiger, marchio danese che nulla ha a che fare con la ristorazione e che occuperà un altro locale del Centro Commerciale appartenuto ad un bar -focacceria sempre Brek-Cibis, che ha già avviato una serie di colloqui ,non escludendo a priori la possibilità di trovare figure lavorative adatte alle proprie esigenze strutturali, tra i disoccupati di Roma Est, anche se molto diverse da quelle della ristorazione,
Forse per KFC, che significa Kentucky Fuga Coatta da ogni responsabilità nei confronti dell’ ambito lavorativo e sociale in cui si va ad operare( il gioco di parole e il riferimento è per pochi adepti…) il profilo del lavoratore che combatte per i propri diritti, in questo caso solo per un posto di lavoro…anzi solo per essere considerato per un eventuale un posto di lavoro, spaventa e non corrisponde alle esigenze di certe multinazionali abituate a lavoratori passivi, sfruttati,disarcionati dalla propria dignità e ricattati dalla volubilità del proprio destino lavorativo, in mano ad altri e mai a loro stessi e che più di un intruglio segreto o di qualche animale fritto misteriosamente, fanno e continuano a fare la vera fortuna di queste holding.
Quindi, caro KFC (Ke Fai C…ome-ti-pare) per tutti questi motivi non verrò per festeggiare la tua inaugurazione a Roma Est e non mangerò mai nel tuo ristorante e come me tanti altri, anche perché le alette di pollo “COME LE FA LA MIA MAMMA ” te le sogni…
MA ATTENZIONE; HO DETTO CHE NON VERREMO A FESTEGGIARE E A MANGIARE, MA A VENIRE… VERREMO! PERCHE’ E’ L’UNICA OCCASIONE DI INCONTRO CHE HAI LASCIATO A DECINE DI PERSONE SENZA LAVORO, CHE CHIEDEVANO DI ESSERE CONSIDERATE AL PARI DEGLI ALTRI E CHE TU HAI DISCRIMINATO A PRIORI, COSI’ FINALMENTE LI CONOSCERAI MEGLIO E MAGARI CAMBI IDEA!
PS
KFC…ovvero Kentucky Fara’ Capolino?
Circa fine ’60, primi anni ’70, Kentucky Fried Chicken aprì a Milano, usando una vetrina del negozio Motta di piazza Cinque Giornate. Restò aperto pochi mesi, con scarsissimo successo. Ci portammo a casa una sola volta il bicchierone di carta a strisce rosse, ma a nessuno di noi piacque il pollo fatto così. Al sotterraneo del Coin, all’angolo opposto della piazza, c’era un supermercato PAM con il reparto di gastronomia che faceva degli ottimo polli allo spiedo a 300 lire l’uno.
nel 70 la globalizzazione era praticamente inesistente. Come dal 90 McDonald’s si è ingrandito, la stessa cosa ha fatto il Burger King e ora sta facendo SubWay. Ora è il turno di KFC che a me personalmente piace e tutto sommato fa un prodotto che ad oggi in giro per Torino non ho trovato. Poi il prezzo conta ormai poco, dato che c’è gente disposta a pagare 2.5€ per il cono minuscolo di GROM…
Certo che c’era, a noi piaceva, era una formula differente dalle rosticcerie dell’epoca.
E non era per nulla globalizzazione, era KFC.
Me lo ricordo, ed era un po’ differente dai KFC di oggi che si trovano all’estero.
Con buona pace della sana alimentazione… 🙁
Il fatto che lo aprano non è un obbligo ad andarci a mangiare…
Sono d’accordo che nessuno ci obbliga ad andarci (fortunatamente) ma spero che almeno scelgano location consone al loro livello. A Torino ad esempio sarebbe il caso chiudessero il mc in piazza castello che trovo assolutamente fuori luogo, finchè mettono questa roba nei centri commerciali non ci trovo nulla di sbagliato ma i centri storici delle città devono essere off-limits.
Consideriamo anche che negli States i KFC sono per lo più costruzioni a sè stanti, e ci si va in automobile. Potrebbe sembrare un dettaglio ma almeno per me non lo è. Là sono visti anche come luoghi di ritrovo,sono dedicati soprattutto alle famiglie, qui in pratica fanno o vorrebero fare concorrenza ai ristoranti ma concreto sono due cose diverse, e anche la clientela che frequenta queste catene “yankee” è diversa, quasi tutti giovani curiosi, e come alternativa a pizza o kebab.
Capisco le perplessità ma la globalizzazione è anche questo, in generale devo dire però che i KFC non sono peggio di altre catene.
Solo io sono super felice per questa notizia? È vero,è più caro rispetto ad altri fast food,ma li vale…è nettare degli dei.Grazie per la notizia e per averla documentata con le foto.Così non dovrò più aspettare di essere in Spagna o in Francia per andarci…ce ne era bisogno? Mmm…perché no?Se lo ritenete cibo spazzatura,non andateci…ma vi perdete qualcosa di favoloso.
Anche a me piace tantissimo!! Finalmente apre anche qui. E spero che presto apra anche Pizza Hut!
Gus son d’accordo con te, nessuno obbliga nessuno ma quelli come noi sono strafelici, io ci mangiai in America ed è ottimo.
Un saluto da Milano.
finalmente, si creano nuovi posti di lavoro (ce n’è bisgno!). a me non piace, ma son contento lo stesso.
Altro che posti di lavoro!!! Solo giovani precari; che i lavoratori che lavoravano nel ristorante chiuso a roma est proprio dove aprirà kfc, verranno lasciati a casa e non sono stati presi nemmeno in considerazione per un colloquio non lo dice nessuno????!!!!
Abbiamo pubblicato una lunga lettera su questo sito su questo tema.
Confermo le note di Pigi Mazzoli. verso la fine anni ’60 a Milano c’èrano diversi KFC tra qui quello di Piazza Lima, all’interno di Motta… era la novità dagli Usa ma a quell’epoca si preferiva mangiare bene e sicuramente più sano..
E’ il commento che ho pubblicato io tempo fa? Perché di articoli veri e propri “per dare una certa rilevanza rispetto al post”( cito testuali parole) non ne vedo.Forse non trovo il link? In ogni caso i lavoratori in questione il 21 saranno davanti a kfc per manifestare pacificamente il loro disappunto.Ciao.
https://www.facebook.com/?ref=tn_tnmn#!/groups/1562262927318484/?fref=ts
Jan il suo post è stato pubblicato subito ed è uno dei primi commenti al primo post.