Il programma televisivo svizzero A bon entendeur ha realizzato un test comparativo su sei mozzarelle di bufala comprate nei supermercati locali. Si tratta di Mozzarella di bufala Campana Dop, ovvero del migliore prodotto presente sul mercato. La prova è stata fatta presso un ristorante italiano di Losanna, da quattro assaggiatori che hanno esaminato i campioni presentati singolarmente e in modo anonimo. Nel corso della valutazione gli esperti hanno espresso un giudizio complessivo prendendo in esame oltre all’aspetto sensoriale, anche la consistenza e l’aroma delle mozzarelle.
L’esito del test è incoraggiante ma non entusiasmante, visto che nella votazione conclusiva la metà dei campioni non ha raggiunto la sufficienza. Il miglior giudizio è stato assegnato alla mozzarella Fattorie Garofalo (5,5/10), seguito da Italiamo (5,4/10) venduta nei supermercati Lidl e da Fattore Pica (5.2/10). Anche se alcuni marchi presi in esame sono presenti in Italia, non è detto che si tratti dello stesso prodotto.
Per correttezza va detto che i giudizi sulla mozzarella di bufala campana Dop, sono migliori rispetto al medesimo test effettuato dallo stesso programma sulla mozzarella di latte vaccino . La differenza tra mozzarella vaccina e di bufala DOP riguarda anche il prezzo, che peer ilprodotto Dop lievita di due-tre volte.
Nelle tabella a fianco dei prodotti è indicato il voto raggiunto nel test di degustazione, seguito dal nome, del supermercato o del negozio di acquisto e dal prezzo per 100 g espresso in franchi svizzeri (1 franco svizzero = 0,82 euro).
Roberto La Pira
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
mi considero un esperto consumatore di mozzarella di bufala fornitami per circa trent’anni dai migliori esercizi di ristorazione o pizzeria oppure direttamente dai caseifici più conosciuti per abilità e serietà in zona Battipaglia e dintorni ed anche nel casertano: erano mozzarelle squisite con punteggi da 8 a 10 e lode. Purtroppo da molti anni non frequento più le zone ed ogni temtativo di gustare una buona mozzarella di bufala o di vacca, in provincia di Bergamo, è finito in una cocente delusione per cui evito di fare altre analoghe esperienze. Con piacere prendo atto che il mio giudizio trova un’autorevole conferma nei risultati dei test fatti in Svizzera dove nessuno dei 12 campioni ha raggiunto la sufficienza. Perchè non ripetere lo stesso controllo anche in Italia? se l’esito fosse lo stesso si potrebbe indagare dove la filiera, dal produttore al consumatore, presenta le maggiori criticità.
le mozzarelle di bufala (Dop o meno)acquistate nell’area battipaglia-paestum non hanno nulla a che vedere con quelle confezionate e immesse sul mercato del nord Italia e estero… (magari conservate pure nel banco frigo)