Oltre la metà degli statunitensi maggiorenni fa uso di integratori alimentari, con una spesa annua superiore ai 32 miliardi di dollari. Sul mercato si trovano più di 85.000 combinazioni di vitamine, minerali, vegetali, aminoacidi, probiotici e altri ingredienti utilizzati negli integratori alimentari, che secondo una legge del 1994 sono ritenuti sicuri sino a prova contraria.
La Food and Drug Administration (FDA) ha il compito di individuare e rimuovere dal mercato gli integratori ritenuti pericolosi , ma questa operazione non avviene sempre oppure è fatta con un certo ritardo. I consumatori avrebbero invece diritto a un programma di sorveglianza, adeguatamente finanziato, in grado di scoprire rapidamente gli integratori pericolosi. Ma anche un cambiamento così ambizioso non impedirebbe agli integratori a rischio di arrivare sul mercato per questo la legge deve essere cambiata.
Lo scrive Pieter Cohen, professore di medicina alla Harvard Medical School, in un articolo pubblicato dal New England Journal of Medicine, in cui, alla luce di diverse esperienze, sostiene che ogni ingrediente degli integratori dovrebbe essere sottoposto a rigorosi test di sicurezza, prima di essere commercializzato. Sino a che ciò non avverrà, cittadini e medici non potranno avere la certezza che le pillole, le polveri e gli infusi etichettati come integratori alimentari siano sicuri.
Beniamino Bonardi
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