Avvisiamo i lettori che oggi, 11 dicembre 2013, Altroconsumo ci ha comunicato di aver modificato la tabella e i risultati del test. Abbiamo provveduto anche noi ad aggiornare i dati che di seguito troverete corretti.
Quale pandoro scegliere tra i tanti che si trovano sugli scaffali dei supermercati? Vale la pena spendere 20 euro o ne bastano tre per assicurarsi un dolce di qualità? A queste domande ha cercato di rispondere Altroconsumo effettuando una serie di test in laboratorio e una prova di assaggio.
Innanzitutto va ricordato che la produzione del pandoro, come quella del panettone e della colomba, è disciplinata da un decreto del 22.7.2005 che definisce: la ricetta, il metodo di preparazione, le caratteristiche e le diciture in etichetta. Il dolce natalizio deve essere a forma di stella ottagonale, soffice e a pasta morbida. Tra gli ingredienti il burro non può essere inferiore al 20% e i tuorli d’uovo devono raggiungere almeno il 4%. La lievitazione è ottenuta per fermentazione naturale da pasta acida, e infine deve presentare l’aroma caratteristico di burro e vaniglia.
La rivista mette in guardia dalle imitazioni del dolce natalizio, spesso prodotti con forme e confezioni simili, che nei punti vendita si trovano accanto all’originale, confondendo il consumatore. “Questi fac-simile non contengono gli ingredienti obbligatori per legge: al posto del burro, per esempio, possono esserci grassi di minor pregio; al posto delle uova o dei tuorli freschi, preparati in polvere.”
Il test è stato effettuato mettendo a confronto 15 pandori industriali, sia di marca che dell’insegna. Le analisi di laboratorio hanno verificato l’effettivo contenuto di burro e uova, lo stato di conservazione e l’eventuale presenza di muffe e lieviti.
Infine i quindici pandori sono stati sottoposti alla prova di assaggio con un panel composto da consumatori e pasticcieri che hanno valutato l’aspetto, esterno e interno, l’aroma e il gusto. Per correttezza va detto che i prodotti presi in considerazione non sono omogenei e vanno da pandori primo prezzo o discount (Eurospin), fino a quelli delle linee premium dei supermercati (Sapori&Dintorni di Conad).
In vetta alla classifica si piazza il prodotto della linea top di Conad “Sapori&Dintorni” venduto a 8,90 euro. A seguire troviamo Maina – Il Gran Pandoro, a 4,90 euro, Bauli a 6,06, in quarta posizione a pari merito ci sono Tre Marie a 11,66 e Coop, che grazie al buon rapporto qualità – prezzo (3,99 euro) viene classificato come il miglior acquisto. La bandierina nera è stata assegnata al pandoro Duca Moscati di Eurospin (2,39 euro). Curioso notare che uno dei due prodotti più costosi, Flamigni, nonostante il listino indichi un importo vicino ai 20 euro, si è posizionato a metà classifica.
I prezzi indicati da Altroconsumo sono indicativi, perchè nei supermercati da tempo è iniziata la guerra dei listini al ribasso e gli sconti del 50% sono la norma.
Nella prima tabella riportiamo i marchi dei pandori che hanno ricevuto i giudizi migliori da Altroconsumo. Nella seconda tabella quelli posizionati in fondo alla classifica.
Valeria Nardi
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Foto: Photos.com, Altroconsumo.it
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Certo che se si confronta la linea “premium” di conad: sapori e dintorni, con i dolci standard di coop o Carrefour la vittoria è scontata. Ci credo bene che viene considerato il migliore! Proviamo piuttosto ad effettuare il test con il pandoro a marchio Terre d’Italia di Carrefour o con la linea fior fiore di Coop, paragonabili al vincitore come prezzo e di qualità a mio parere superiore. A quel punto si che il paragone diventa equo.
si in effetti il confronto così non piace neanche a me.
sarebbe interessante un confronto grandi marche, uno brand supermercato risparmio(auchan, coop etc)
ed uno discount.
allora sì che si avrebbe una panoramica corretta
I prodotti da forno sono soggetti ad evoluzione nel tempo: un confronto avrebbe senso se i prodotti sottoposti a test fossero stati sfornati nello stesso giorno. Se tra un prodotto e l’altro ci sono differenze di qualche settimana, il test non risulta attendibile.
Come mai i prodotti PALUANI non sono stati inclusi?
A differenza di quelli ‘promossi’, sono gli UNICI CHE CONTENGONO LATTE INTERO!!!
Non lo abbiamo fatto noi il test.