In rete gira questo finto articolo di giornale che ha creato qualche allarme tra i nostri lettori. Si tratta di una bufala di uno scherzo di cattivo gusto realizzato ocn una certa furbizia , perchè per essere credibile cita personaggi veri come Beppe Grillo e un noto professore universitario, e racconta una storia verosimile sulle nanoparticelle che cominciano ad essere utilizzate nel mondo alimentare.
Dopo avere posto l’accento sul rischio di cancro causato da queste nanoparticelle, arriva la lista dei prodotti e delle marche famose coinvolte e qui l’articolo diventa una vera e propria farsa.
Periodicamente girano queste bufale in rete e purtroppo qualcuno ci crede.
LPR
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Il vero problema è il fatto che molti, troppi, inoltrano senza mai verificare o farsi qualche domanda. D’altro canto è più facile premere Invio che ragionare per qualche minuto.
Premesso che nemmeno io ci credo… Beppe Grillo nel suo blog ha effettivamente pubblicato l’elenco di alimenti di cui sopra nel 2005 ( vedi http://www.beppegrillo.it/2005/12/ferramenta_ambu.html) e ha successivamente difeso l’articolo dagli attacchi di un quotidiano con la seguente risposta(http://www.beppegrillo.it/2005/12/sassi_a_colazio.html) e rincara la dose nel 2007… andrebbe informato anche lui
Ma Beppe Grillo per quanta esperienza abbia è considerato ancora affidabile, e sopratutto omnisciente?