Sono una dietista e consumatrice consapevole (spero), ho notato che leggendo attentamente le etichette delle preparazioni di filetto di merluzzo panati (tipo bastoncini, crocchette o croccole etc..) il pesce non è merluzzo come indicato nella confezione, ma merluzzo d’Alaska (Theragra chalcogramma) quindi, correggetemi se sbaglio, non si tratta di merluzzo. Il consumatore potrebbe pensare che la denominazione merluzzo d’Alaska indichi la provenienza e non una tipologia di pesce.
Chiedo a voi un parere in merito a questa dicitura che può dare adito a dubbi.
Lisa Di Dino
In questo caso l’etichetta è legalmente corretta poiché quando un ingrediente entra a far parte di una preparazione non è più necessario indicare la denominazione commerciale del pesce, ma è sufficiente il nome comune della specie quindi “merluzzo”. Inoltre anche le indicazioni del metodo di produzione e della zona di cattura perché i prodotti trasformati non sono rientrano nel campo di applicazione dei Regolamenti comunitari .
Valentina Galli
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Secondo la normativa europea sarebbe sufficiente il termine “pesce”, senza specificare che si tratta di merluzzo. A meno che la denominazione non richiami esplicitamente una specie precisa.
quindi alla fine cornuti e mazziati…o ti mangi sta minesta o ti butti dall a finestra…. grazie europa…..
In realtà secondo le norme il produttore non sarebbe nemmeno tenuto a specificare “pesce”, scrivendo solo bastoncini! Se però specifica “pesce” o “merluzzo” sarà tenuto ad indicarne la percentuale nell’ elenco ingredienti. In ogni modo il consumatore può premiare i produttori meritevoli con l’ acquisto!
Forse mi sono spiegato male: intendo che nella lista ingredienti è sufficiente mettere “pesce” e non necessariamente “merluzzo”. Non mi riferivo alla denominazione del prodotto…
Infatti ho visto personalmente scritto “pesce”: io e i miei coinquilini facevamo anche dell’ironia sulla provenienza e sul carattere “di risulta” del medesimo (non sarà il mitico Pangasio?)
Specifico che si trattava di polpette di pesce (probabilmente Alaska Pollack) e non di bastoncini e la marca era meno nota (non Findus, per dire)
Ma perché bisogna mangiare questi prodotti pronti?Può esserci di tutto.Se possibile evitiamo di consumare prodotti precotti che non danno garanzie appropriate.
Per giunta sono prodotti indirizzati prevalentemente ai bambini.