Ho visto in questi giorni su diversi giornali la pubblicità del tonno Rio Mare “con un filo d’olio, leggero”, volevo sapere se é proprio così. Vi invio una foto che ho ripreso con il mio telefono cellulare.
Lucia
Il Fatto alimentare ha già esaminato di recente un’etichetta del tonno Rio Mare che dava adito a non pochi dubbi di legittimità delle scritte relative all’orgine della materia prima. In quell’occasione le nostre perplessità sono state confermate dai funzionari della ASL di Torino.
Il messaggio pubblicitario segnalato da Lucia sul nuovo tonno Rio Mare Leggero perché ha il 30% di grassi in meno dice: “Il sapore unico del tonno con un filo d’olio extra vergine d’oliva. Ideale per chi fa sport con un gusto amato da tutti. Chi si vuol bene mangia Leggero“. Il concetto della leggerezza viene anche ribadito sul sito web con la frase “Ideale per chi ama il gusto del tonno all’olio ma lo vorrebbe meno calorico e con meno grassi” e ribadisce la presenza del 30% dei grassi in meno (solo 119 Kcal per lattina da 70g). Il messaggio finisce con una frase ad effetto “Contiene più tonno e meno olio, infatti non occorre sgocciolarlo”.
Siamo di fronte a una dicitura nutrizionale di tipo comparativo (1) ammessa dalla legislazione europea ma a precise condizioni: deve avere caratteristiche distintive (almeno il 30% in meno del contenuto di calorie o di un ingrediente specifico), il confronto va fatto tra prodotti della stessa categoria e riferito alle caratteristiche medie dei prodotti più diffusi sul mercato.
“Tonno Rio Mare leggero” rispetta il primo requisito, perchè dichiara la riduzione del 30% dei grassi, ma non è chiaro il termine di paragone. L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha in diverse occasioni spiegato che le comparazioni vanno fatte con la media aritmetica dei valori nutrizionali dei prodotti più venduti sul mercato nazionale (basate su indagini Nielsen o analoghe). L’Antitrust invita a riportare questi dati sul sito aziendale ( noi non siamo riusciti a trovarli). Abbiamo provato a cercare indizi sul sito www.fatsecret.it, che pubblica le dichiarazioni nutrizionali degli alimenti più diffusi sul mercato da cui emerghe che “Tonno Rio Mare Leggero” contiene effettivamente solo il 7,5% di grassi (il 42% in meno rispetto al “Tonno all’Olio d’Oliva” e al “Tonno all’Olio Extravergine d’Oliva” della stessa marca). che ne contengono il 13%).
Se però si guardano altre marche (ad esempio il Tonno all’olio d’oliva Mareblu ha solo il 10% di grassi) o si prendono come riferimento le tabelle dell’Inran, la minore quantità di olio del Tonno leggero Rio Mare è pari al 25% e questo valore risulta inferiore rispetto a quello previsto dalla legge. A questo punto l’affermazione pubblicitaria “Ideale per chi ama il gusto del tonno all’olio ma lo vorrebbe meno calorico” è scorretta perchè la differenza delle kcal sfiora nel migliore dei casi il 20%, mentre secondo la legge la scritta si può usare quando la riduzione del valore energetico è almeno il 30%. Anche l’affermazione “Ideale per chi fa sport” meriterebbe a sua volta alcune riflessioni, ma sembra quasi di sparare contro la Croce Rossa.
Franco Gentile
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(1) reg. (CE) 1924/06, articolo 9