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Le guerre culturali made in USA stanno facendo un’altra vittima: i burger vegetali. Come spiega un articolo di Oliver Milman sul quotidiano britannico The Guardian, il crollo delle vendite dei sostituti a base vegetale della carne negli Stati Uniti coincide infatti con una tendenza ‘carnivora’ che si sta diffondendo nel Paese, con il sostegno delle lobby, di influencer conservatori e quello più o meno esplicito dell’amministrazione Trump.

Il legame profondo degli USA con la carne

Nonostante sia ormai assodato che ridurre il consumo di carne, soprattutto quella rossa, abbia effetti positivi sulla salute e sull’ambiente, negli USA è diminuita del 20% la quota di persone che intendono ridurne il consumo. Un dato in linea con il calo del 17% delle vendite dei burger di ‘finta carne’ come quelli di Beyond Meat e Impossible Foods.

Questo ‘risorgimento’ delle proteine animali è spinto da wellness influencer, molto spesso legati alla destra conservatrice, che predicano la ‘dieta carnivora’ al proprio seguito (un regime che, come dice il nome è quasi interamente basato sul consumo di carne, frattaglie e altri derivati animali) e calcano la mano sulla natura ultra processata dei burger vegetali. Uno di questi, Paul Saladino, si è portato un frullato di carne a un evento alla Casa Bianca e poi ha bevuto un bicchiere di latte crudo con il Segretario alla salute Robert F. Kennedy Jr.

Il rapporto tra consumo di carne e visioni politiche conservatrici non è un’esclusiva degli Stati Uniti e degli atteggiamenti machisti di Trump e della sua amministrazione. Tuttavia oltre oceano il legame con la carne è estremamente radicato nella storia del Paese: basti pensare alla mitologia del selvaggio West, fatta di cowboy, ranch e animali al pascolo. Un’estetica recentemente riportata in auge da prodotti audiovisivi come la serie TV Yellowstone. 

Un cowboy a cavallo in mezzo a un gruppo di vitelli, separati da un rete da altri bovini adulti; concept: ranch, allevamento
Il rapporto con la carne negli USA è molto profondo e radicato

Il momento no dei burger vegetali

Non è il nostro momento, lo riconosciamo, saresti pazzo a pensare che lo sia. – Ha dichiarato al Guardian Ethan Brown, amministratore delegato di Beyond Meat, secondo cui l’industria della carne – ha fatto un lavoro magistrale, convincendo le persone che ci fosse qualcosa di sbagliato nei nostri prodotti, o che fossero ultra processati o cose del genere.

Eppure, studi scientifici dimostrano che i prodotti vegetali non sono meno salutari della carne, anzi hanno meno grassi saturi, più fibre e lo stesso contenuto di proteine. Allo stesso molti prodotti proteici a base di proteine animali, come le barrette, sono ultra processati quanto un burger vegetale, ma non sono attaccati allo stesso modo da questa fetta di influencer.

La maggior parte delle consumatrici e dei consumatori statunitensi sono consapevoli dei benefici di una dieta a base vegetale, tuttavia solo un quarto della popolazione sarebbe disponibile a tagliare il suo consumo di carne, mentre le persone vegetariane e vegane nel Paese ammontano, rispettivamente, al 4% e all’1% del totale. “È un momento particolarmente difficile per i movimenti come quello vegano e vegetariano,” ammette Brown.

sostituti della carne, fake meat burger
I burger vegetali che imitano la carne negli USA hanno visto un calo delle vendite del 17%

E in Italia?

La situazione in Italia è differente. Nonostante secondo i dati di una recentissima indagine YouGov Shopper le percentuali di persone vegetariane e vegane siano paragonabili a quelle statunitensi, rispettivamente il 3,7% e l’1,5% (anche se il rapporto Eurispes del 2024 ha rilevato quote quasi doppie, con il 7,2% di vegetariani e il2,3% di vegani), il consumo di alimenti vegetali nel nostro Paese è in continuo aumento. Nel 2024, più di 15 milioni di famiglie hanno comprato prodotti plant-based (il 59,3%), con un aumento di quasi il 10% della frequenza di acquisto. Nel 2024, più di una persona su tre ha comprato bevande (39,3%) e gastronomia vegetale (38%), e quasi una su cinque (19,8%) ha acquistato sostituti dei latticini.

Dati in linea con quelli del Rapporto Coop 2025, che per la prima volta ha registrato un calo nelle vendite di carne bovina (-0,9%), in linea con le intenzioni dichiarate dagli intervistati, e una crescita importante della gastronomia vegetale (+20,9%).

Forse questi venti ‘carnivori’ che soffiano da oltre oceano non hanno ancora raggiunto con forza il nostro Paese. O forse gli italiani e le italiane hanno capito che mangiare meno carne, può fare soltanto bene alla salute e all’ambiente.

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock, Depositphotos

Giallone 03.07.2025 dona ora

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Vegetariana
Vegetariana
18 Settembre 2025 09:26

Se In Italia l’ consumo di prodotti vegetali aumenta e perché la maggior parte Italiani sono persone ‘ empatiche e sensibili di natura( e’ scritto nel loro DNA ) ,amano molto i loro animali a 4 zampe per i quali tendono a spendere anche tanto,e sono soliti coccolarli molto .Gli animali hanno un amore puro e incondizionato che riversano sui loro proprietari , gli animali amano ,gioiscono e soffrono esattamente come qualsiasi essere umano .Ma gli animali hanno anche un “anima” e ,quando sono stati molto amati nella loro vita e hanno creato un legame indissolubile con il loro proprietario , molto spesso, dopo la loro morte ,vengono a ritrovarci “reincarnati” in altre forme animali o diventano delle piccole guide che proteggono il loro proprietario da possibili pericoli ..La loro anima ,i loro pensieri per noi non si autodistruggono con la loro morte.Il pensiero infatti e’ pura energia e l energia vibra e può giungere sotto forma di sogni ,di pensieri di pensieri improvvisi.E’ un discorso lungo,complesso,un po’ difficile da comprendere per chi non ne ha mai sentito parlare o per chi non ha vissuto queste esperienze sensoriali. ,Molte civiltà induiste conoscono bene tutto ciò da una vita .Io posso ritenermi solo una” piccola ambasciatrice ” avendole vissute ,ma presto questo pensiero si conoscerà ,si divulgherà e si diffonderà nel mondo ..e forse anche gli americani riusciranno a fare meno male agli animali non mangiando carne ..

luigiR
luigiR
23 Settembre 2025 14:46

a mio modo di vedere, tutto ciò che si sta ponendo in risalto negli USA, tra cui anche l’inversione di tendenza nell’alimentazione di cui si parla nell’articolo, è dovuto al movimento “complottista” e antiscientifico che ha conquistato il potere con Trump.

Anna
Anna
9 Ottobre 2025 07:03

Poverini, non sanno manco leggere, capiscono solo burger uguale carne che quasi non necessita masticazione (così se ne mangia di più). E se noi stiamo ancora a discutere tanto vale portare battaglia contro il latte detergente e il latte di calce