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Ogni tanto le etichette possono essere poco chiare o addirittura contenere qualche errore. Un lettore ci chiede se l’etichettatura di alcuni prodotti sfusi presso un NaturaSì è corretta e come va letta. Di seguito pubblichiamo la lettera con la risposta della catena di supermercati bio.

La lettera sulle etichette

Gentili tutt* de IlFattoAlimentare.it, ho comprato del riso sfuso presso il NaturaSì di Arcore ma, al posto di confezionarmelo dalla macchina a disposizione dei clienti, ho scelto una vaschetta di plastica confezionata dal punto vendita. L’etichetta riporta la data di confezionamento e le modalità di conservazione. Il titolo dell’etichetta è: PRODOTTO PREINCARTATO PER IL LIBERO SERVIZIO (per gl’ingredienti e gli allergeni consultare il libro in negozio).

Ho due domande:

1) qual è la scadenza? Mi informerebbe, tra l’altro, anche sull’annata del raccolto.

2) l’etichetta recita: “conservare in frigo a 4°”. Già, ma io l’ho preso dallo scaffale, non dal frigo del punto vendita… mhmm, le perplessità aumentano.

Mi chiarite per cortesia? Grazie. Cordialità.  G.E.

La risposta dell’ufficio qualità NaturaSì

Con riferimento alla segnalazione del lettore che ha acquistato del riso preincartato nel punto vendita di Arcore, ci teniamo a osservare quanto segue. Va premesso che l’etichettatura dei prodotti preimballati ai fini della vendita diretta (per intenderci il c.d. “takeaway”) è regolamentata dal Reg. UE 1169/11 art. 44 e dal D.Lgs 231/17 che sub art.19 prevede un obbligo di etichettatura semplificato.

Detta semplificazione rispetto alle informazioni generalmente previste dall’art 9 reg 1169/11 per i prodotti “preimballati” è giustificata dal fatto che – diversamente da questo tipo di prodotti – quelli realizzati in punto vendita sono destinati a una rapida rotazione, costituendo un’alternativa al prodotto servito al banco gastronomia o, in questo caso, prelevati direttamente dal dispenser dei prodotti sfusi per i quali vi è sempre la possibilità di richiedere informazioni agli addetti alla vendita.

Distributori di prodotti sfusi in un negozio specializzato o un supermercato etichette
Gli ingredienti e gli allergeni sono riportati nel “libro ingredienti” messo a disposizione dei clienti

Il disposto dell’art 19 dlgs 231/17 riferisce che tra le informazioni obbligatorie non sia prevista la data di scadenza, prescritta unicamente per le paste fresche (così come ribadito dalla circolare 168/03).
Tuttavia, per il sistema di tracciabilità interna che il punto vendita ha implementato, sulla confezione si può leggere la data di confezionamento (anch’essa volontaria) che consente di risalire alla confezione originale, la cui etichetta viene conservata e dove è riportato il termine minimo di conservazione (e non la data di scadenza: essendo il riso un alimento non deperibile e conservabile a temperatura ambiente).

Gli ingredienti e gli allergeni sono riportati nel “libro ingredienti” messo a disposizione dei clienti che possono verificare sia la composizione sia gli allergeni (anche per contaminazione accidentale) presenti nell’alimento prima di procedere all’acquisto, fermo restando la possibilità di interloquire con un addetto alla vendita per qualsiasi altra informazione.

Tutte le altre informazioni quali l’annata di raccolto non sono generalmente fornite dai produttori sulle etichette originali, ma in ogni caso, quando riceviamo dai clienti interesse specifico sull’annata di raccolta dei prodotti, forniamo sempre una risposta.
Infine, l’indicazione della conservazione refrigerata è evidentemente frutto di un errore della macchina stampatrice del quale ci scusiamo, infatti come precedentemente indicato non è
necessario conservare il riso in frigorifero.

Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialmente, Ufficio qualità NaturaSì

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com

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luciano di fraia
luciano di fraia
18 Luglio 2024 13:09

Ho constato lo stesso problema per anacardi, nocciole, etc sfusi venduti nel negozio di natura si a roma in via siria 24. alle mie domande di chiarimento, gli addetti hanno dato vaghe risposte.

Maurizio
Maurizio
1 Agosto 2024 08:02

Forse non c’entra nulla con l’articolo, sono cliente di NaturaSi con soddisfazione, ma per principio non acquisto il riso bio.
Il riso bio e non bio viene coltivato per buona parte del suo ciclo colturale in campi allagati che hanno acque di coltivazione condivise con colture convenzionali che usano prodotti chimici e spesso in appezzamenti non dico limitrofi ma a volte molto vicini con evidenti rischi di probabili contaminazioni involontarie.