Un’abitudine alimentare dannosa è spesso abbinata ad altri comportamenti scorretti. Si potrebbe riassumere così il risultato di uno studio condotto dagli esperti del Dipartimento di nutrizione dell’Università della Carolina del Nord di Chapell Hill, appena pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine.
La ricerca evidenzia che i bambini abituati a bere tante bibite dolci sono anche quelli che mangiano più junk food e mediamente assumono un quantitativo elevato di calorie . Il dato sembra scontato ma è importante, perché conferma quanto sostenuto negli ultimi anni, e cioè che bere bevande zuccherate è un’abitudine poco salutare. Si sconfessa per l’ennesima volta la teoria portata avanti dalle aziende produttori, che non ritengono le bibite una causa dell’epidemia di obesità infantile.
Gli autori hanno analizzato una parte dei dati di un grande studio chiamato What we eat in America – National Health and Nutrition Examination Surveys, che ha coinvolto decine di migliaia di persone verificandone lo stato di salute e la dieta per sette anni, tra il 2003 e il 2010.
Tra tutti i partecipanti, i ricercatori hanno estratto i dati di quasi 11.000 bambini e ragazzi e li hanno suddivisi in tre gruppi sulla base dell’età (2-5 , 6-11 e 12-18 anni). Hanno così constatato che l’assunzione di junk food è inversamente proporzionale al consumo di bibite non dolcificate. L’associazione è particolarmente evidente nelle prima fasce d’età, e cioè tra i 2 e gli 11 anni, ma è visibile anche tra gli adolescenti, soprattutto quando questi assumono più di 500 Kcal al giorno con le bevande.
Kevin Mathias, coordinatore dello studio, così ha commentato i risultati: “In tutti i gruppi di età, la densità energetica (cioè il numero di calorie per grammo) degli alimenti assunti aumenta con il numero di bevande zuccherate. Il dato è preoccupante perché molti dei cibi associati a questo fenomeno sono tra i peggiori dal punto di vista nutrizionale e tra i più ricchi di grassi saturi, zuccheri come: pizze, dolci, patate fritte. Si tratta di alimenti che le linee guida per una sana alimentazione raccomandano di limitare il più possibile”.
Agnese Codignola
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
La pizza? Perche` la pizza non e` considerata salutare? Sapevo che fino a poco tempo fa` era ritenuto un alimento equilibrato e completo. Forse vi riferite alle pizze surgelate o quelle prodotte industrialmente? Se cosi` fosse, sarebbe meglio esplicitarlo (certo dipende anche dal condimento della pizza stessa!).
Grazie.