La Commissione europea vuole vietare il bisfenolo A (BPA) e altri bisfenoli nei materiali a contatto con gli alimenti (MOCA). La proposta di Regolamento europeo è stata pubblicata una settimana fa, lo scorso 9 febbraio, e ora è aperta ai commenti dei portatori di interesse fino all’8 marzo. La decisione della Commissione europea dopo la pubblicazione dell’ultimo parere scientifico dell’Autorità europea della sicurezza alimentare (EFSA) sul bisfenolo A, secondo cui i livelli di esposizione delle cittadine e dei cittadini UE sono troppo alti. Anche uno studio dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), l’esposizione della popolazione al BPA supera i livelli considerati sicuri da EFSA (ne avevamo parlato in dettaglio in questio articolo sul bisfenolo in UE).
La proposta di Regolamento sul bisfenolo A
Come si legge sulla rivista specializzata Affidia Journal, l’uso di bisfenolo A sarà permesso solo in alcuni casi particolari, a patto che non vi sia migrazione rilevabile negli alimenti. La proposta di Regolamento considera anche la possibile presenza di BPA nei MOCA realizzati con materiali riciclati. In questo caso, si tratterebbe di una contaminazione non intenzionale, e la Commissione non considera pratico né proporzionato proibirla del tutto. La normativa proposta, invece, imporrà alle aziende il monitoraggio della presenza di bisfenolo A di carta e cartone riciclati e la comunicazione di eventuali contaminazioni.
Oltre al divieto quasi totale per il BPA, la Commissione ha proposto anche restrizioni per gli altri bisfenoli. Queste sostanze dovranno passare attraverso un processo di valutazione del rischio per la salute e autorizzazione per l’uso nei materiali a contatto con gli alimenti.
L’entrata in vigore delle restrizioni per i bisfenoli è prevista per la fine del 2025 o l’inizio del 2026. La norma prevederà un periodo di transizione di 36 mesi per riformulare vernici, rivestimenti e attrezzature di produzione professionali. Una transizione di 18 mesi è invece prevista per gli altri materiali a contatto con gli alimenti. Per alcuni materiali a contatto con gli alimenti in fase di produzione, come le guarnizioni dei macchinari, è previsto un periodo di grazia fino a 10 anni.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Promette di essere una buona notizia, ma vediamo cosa rimarrà tra qualche mese….d’altronde dopo decenni di sottovalutazione pochi mesi sono nulla.
Una norma benvenuta (finalmente!), sostenuta da chiare evidenze scientifiche ed applicabile. Bene l’attenzione verso gli altri bisfenoli che -per la loro tossicità- non possono rappresentare alternative al BPA