La puntata del 2 ottobre di PresaDiretta, trasmissione di Rai3, è dedicata al Made in Italy a tavola, l’origine dei prodotti e il sovranismo alimentare. In studio ci sarà Ettore Prandini presidente di Coldiretti, una lobby molto potente in Italia che in questi anni ha portato avanti una politica protezionistica attraverso campagne strumentali. All’interno del programma ci sarà anche un’intervista al direttore de Il Fatto Alimentare Roberto La Pira che da sempre segnala ai lettori le ambigue, e a volte scorrette, iniziative di Coldiretti nel difendere il prodotto italiano senza valide argomentazioni se non quelle dell’interesse corporativo. Nel programma verranno evidenziate le strane tesi di Coldiretti, che quasi sempre diventano articoli e servizi veri sui principali quotidiani e sui canali tv Rai e privati.
Altre tematiche trattate nel corso della puntata saranno ad esempio le politiche agricole del Governo per difendere il Made in Italy e gli standard degli alimenti che importiamo. Per documentare la situazione, le telecamere del programma hanno attraversato il Paese da nord a sud per raccontare l’eccellenza del nostro cibo e lo stato di salute della filiera alimentare. Un altro tema scottante riguarda la carne coltivata: PresaDiretta è andata a Singapore per assaggiarla e per capire a che punto è la ricerca scientifica. In Italia ne è vietata la produzione e la vendita, ma da anni i più importanti poli universitari studiano le potenzialità terapeutiche delle cellule coltivate in laboratorio. Infine, cosa si sta facendo per la prevenzione dei rischi nella catena alimentare. Un ultimo tema è quello della Xylella oggetto di un approfondimento dopo dieci anni dalla comparsa del batterio killer degli ulivi, che ha provocato lo sterminio di 20 milioni di piante.
Guarda la puntata di PresaDiretta su Raiplay.
© Riproduzione riservata Foto: Rai
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Non sono assolutamente d’accordo su quanto affermato! Coldiretti è una lobby?! Allora queste cosa sono? Vedi https://www.slowfood.it/la-guerra-dei-giganti-nestle-unilever-danone-e-mars-spaccano-la-lobby-del-big-food/.
Con la scusa che il cibo è di scarsa qualità, a causa degli allevamenti e coltivazioni intensivi, e che è insufficiente per la popolazione mondiale in crescita, la soluzione sarebbe il cibo artificiale? Così brevetteranno tutto l’alimentare e nessuno potrà essere più autosufficiente, se non ricorrendo ai nuovi monopolisti che gestiranno questo nuovo business. Con quali garanzie sulla tutela della nostra salute? Ricordo che la terra ha risorse sufficienti per sfamare ben più degli 8 miliardi di persone attuali, se solo le risorse fossero ben distribuite. Sono proprio delusa!
La ricerca su carni coltivate Non è solo finalizzato a dare da mangiare agli 8 miliardi di persone… ma a diminuire il gas serra e ammoniaca nell’ aria rilasciato dagli animali negli allevamenti intensivi! …e che evidentemente non interessa a Prandini.
un programma indispensabile in un Italia allo sfascio
Confondere “la ricerca scientifica” ( finalizzata, per esempio, alla creazione in laboratorio di tessuti od organi di ricambio per particolari patologie ) con la produzione in laboratorio di carne per uso alimentare è, a dir poco, fuorviante.
Quanto a Singapore – ricca di eccellenti centri di ricerca – ma sostanzialmente priva di territorio idoneo all’agricoltura ed alla zootecnia – è altrettanto distorsivo della realtà.
E’ coerente con l’interesse del lettore-cittadino italiano condurre, a testa bassa, una campagna ostile nei confronti della filiera agro-alimentare italiana?