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Zero grassi o quasi – 100 ricette low-fat per farti stare bene (EIFIS Editore) è l’ultimo libro di Luciana Baroni, medica specialista in Neurologia, Geriatria e Gerontologia, master internazionale in Nutrizione e dietetica. L’autrice ha già pubblicato numerosi libri sulla dieta ‘plant based’ ed è un punto di riferimento in Italia per quanto riguarda le diete a base vegetale. Il libro è una raccolta di ricette senza alcun prodotto di origine animale, quindi ricche di verdure, cereali, legumi, frutta secca, spezie e frutta, con pochissimo zucchero e oli aggiunti. Si tratta di un’alimentazione molto ricca di fibra alimentare e fitonutrienti e a bassa densità calorica in linea con l’alimentazione che i nostri antenati hanno seguito per milioni di anni.

Si stima infatti che l’evoluzione della specie umana, nell’arco di milioni di anni, sia stata caratterizzata da un’alimentazione che aveva approssimativamente solo un 10% di calorie da grassi. (1) D’altronde non esistevano gli oli vegetali, il burro, la margarina e gli animali che si cacciavano avevano meno di un 2% di grasso corporeo. (2) Le linee guida per una sana alimentazione nazionali e mondiali (Oms) suggeriscono nella dieta una percentuale di calorie da grassi del 30%, ma alcuni autori sostengono che per il 99,8% della nostra permanenza sul pianeta Terra sia stato praticamente impossibile consumare più del 15% di calorie da grassi. (3)

zero grassi o quasi luciana baroni 2023

La diatriba tra sostenitori delle diete low carb tipo paleo e le diete di tipo mediterraneo dovrebbe quindi tenere in considerazione anche questo aspetto: l’uomo si è evoluto con una dieta low fat con meno del 10-15 % di calorie giornaliere da grassi. Questo garantisce una dieta a bassa densità calorica ed è una delle strategie più efficaci per perdere peso o per mantenere il peso forma(4-6).

Com’è possibile avere un’alimentazione con solo il 15% di calorie da grassi? È necessario seguire una dieta di tipo vegetariano con un basso apporto di oli vegetali, avocado e frutta secca. E le ricette nel libro di Baroni vanno tutte in tal senso. Qual è il modo più efficace per migliorare la propria alimentazione quando si hanno problemi di ipercolesterolemia, iperglicemia, stipsi, sovrappeso o obesità? Uno dei consigli è quello di introdurre nei 14 principali pasti settimanali (7 pranzi e 7 cene) più piatti in cui ci sono solo prodotti di origine vegetale con cereali, legumi, verdura e frutta… Quindi anche senza dover essere necessariamente vegetariani o vegani, tutti possiamo beneficiare di una dieta in cui in alcuni pranzi o cene non siano presenti carni, formaggi, uova o pesce, cioè proteine e grassi di origine animale. Ciò può aiutare la salute nostra e quella del pianeta, oltre che contribuire al benessere animale.

Zero grassi o quasi – 100 ricette low-fat per farti stare bene di Luciana Baroni. 352 pagine. EIFIS Editore. 21,95 €

Antonio Pratesi e Abril Gonzalez Campos
Gli autori dichiarano di non avere alcun conflitto di interessi

Bibliografia:

  1. Barnard RJ. Very-low-fat diets. Circulation. 1999;100(9):1011–5.
  2. Eaton SB. Humans, lipids and evolution. Lipids. 1992;27(10):814–20.
  3. Baschetti R. Definition of low-fat diets. Arch Intern Med. 2006;166(13):1419–20.
  4. Obesità infantile, perché l’Italia ha i tassi più alti d’Europa?
  5. Wright N, Wilson L, Smith M, Duncan B, McHugh P. The BROAD study: a randomised controlled trial using a whole food plant-based diet in the community for obesity, ischaemic heart disease or diabetes. Nutr Diabetes. 2017;7(3):e256.
  6. Wright N, Wilson L, Smith M, Duncan B, McHugh P. The BROAD study: a randomised controlled trial using a whole food plant-based diet in the community for obesity, ischaemic heart disease or diabetes. Nutr Diabetes. 2017;7(3):e256.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, EIFIS Editore

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Clay
Clay
4 Luglio 2023 08:22

Visto che i macro nutrienti sono solo 3, dando 15% ai grassi dovremo ripartire l’85% tra proteine e i tanto vituperati carboidrati.
Siccome è stato dimostrato che un apporto di oltre il 15% di proteine è dannoso per tante ragioni, il rimanente sarà da distribuire agli idrati di carbonio (carboidrati)… per ben il 70%.
Non occorre essere scienziati per capire che qualcosa non torna.
Forse per un periodo di tempo ridotto, al max un paio di settimane potrebbe andar bene, ma non mi spingerei su forzature di questo genere.
Leggete ed informatevi ovunque ma poi per scelte importanti sentite sempre il parere di un professionista.

Roberto
Roberto
27 Luglio 2023 08:57

Dall’articolo:
“Si stima infatti che l’evoluzione della specie umana, nell’arco di milioni di anni, sia stata caratterizzata da un’alimentazione che aveva approssimativamente solo un 10% di calorie da grassi.”

Verissimo e teoria affascinante però vorrei laciare un paio di riflessioni.

Va anche detto che per gli uomini preistorici arrivare a 30 di vita era un gran risultato…

Negli antichi Romani, che anche loro avevano un’alimentazione molto “vegetale e low fat”, la vita media si calcola fosse sui 45 anni.