Abbiamo ricevuto da una nostra lettrice la segnalazione di una mozzarella sottopeso. Pubblichiamo di seguito la lettera e risposta della Direzione Qualità Galbani, del Gruppo Lactalis Italia, proprietaria del marchio.
“Buongiorno, volevo segnalare una piccola cosa che mi è capitata aprendo una confezione di mozzarella Santa Lucia senza lattosio, con scadenza 29/12/2022. Il peso sgocciolato dichiarato in etichetta è di 100g, aprendo la confezione ho visto un taglio netto e allora ho pesato il prodotto e il peso effettivo è di grammi 85. Elena”
La risposta della direzione qualità Galbani.
La mozzarella Santa Lucia senza lattosio viene realizzata nel rispetto di rigide procedure e controlli di qualità, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti prodotti sempre in linea con le aspettative di soddisfazione. È prodotta nel nostro stabilimento di Casale Cremasco (CR), dove vengono quotidianamente effettuati controlli ed elevati numeri di prelievi e analisi lungo tutto la filiera, dalla loro origine sino ai prodotti finiti, in diretta e durante la loro conservazione, così come previsto dai programmi di autocontrollo – Haccp.
Immettiamo sul mercato solo i prodotti che rispettano gli standard di qualità, così come il lotto interessato, rilasciato dal Quality Assurance di stabilimento in totale conformità alle norme metrologiche vigenti che prevedono sistematici controlli del peso delle mozzarelle in uscita dalla linea di produzione.
Ci teniamo a sottolineare che la mozzarella è per sua natura caratterizzata da una struttura fibrosa e fattori come variazione di temperatura, rispetto a quanto indicato in etichetta, o schiacciamenti in fase di distribuzione potrebbero aver influito alla perdita di umidità che la costituisce.
È stata mia premura comunicare la Sua segnalazione con gli staff dello stabilimento di produzione, al fine di aumentare i controlli orari per intercettare all’origine eventuali minimi scostamenti.
Ci tengo nuovamente a ringraziarLa poiché ogni informazione sulla qualità dei nostri prodotti, trasmessa dai nostri consumatori, come nel Suo caso, è preziosa per noi nell’ambito del miglioramento continuo delle nostre produzioni e dei nostri servizi
© Riproduzione riservata
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Comunicare allo staff al fine di incrementare i controlli orari non è corretto
Più che altro dovreste effettuare un azione correttiva e creare una nuova procedura che obblighi più controlli
E che dire delle confezioni di bustine di zucchero di canna Eridania, in cui il 30% è regolarmente sigillato, ma vuoto ?
Che razza di risposta è? Manca ogni riferimento al sottopeso e soprattutto al taglio di cui parla la lettrice. O è stato tutto un equivoco? Per favore spiegateci. Grazie.
Bella storia…
Risposta al sugo di chiacchiere, come al solito.
Intanto chi continuerà a comprare questo prodotto acquisterà della pregiata acqua di mozzarella.
Quante chiacchiere…
Per prima, dimostra le registrazioni relative al peso (se in continuo pezzo per pezzo o se sistematico-statistico), di quel lotto/orario di cui la segnalazione… poi, informi chi di competenza e, se del caso, pianifichi azione correttiva. La cliente afferma che manca “pezzo” dalla mozzarella e il riscontro del peso è inferiore di 15 g al peso dichiarato. In pratica, ho fatto tutto regolare e il problema è tuo o al massimo fisiologico?
Buongiorno,
è successo anche a me. Sinceramente 15g su 100 dichiarati, sono circa un 17% di differenza in meno. Come calo fisiologico dovuto alla lavorazione, ritengo che sia un po’ importante : il consumatore ha acquistato un prodotto che pesa 100 g.
Non credo sia un taglio, ma uno schiacciamento, forse avvenuto con mozzarella ancora tiepida o durante il trasporto/esposizione. E’ solo una mia supposizione ma lo schiacciamento potrebbe aver fatto uscire acqua/latte dalla mozzarella, certo non è una bella cosa come consumatore. Se cosi fosse sarebbe un problema singolo.
Se cosi non fosse, è da capire se è un problema di produzione singolo o sistematico… sarebbe da comprarne una decina con scadenze diverse (probabilmente prodotte in giorni diversi) e pesarle.
Se sono tutte diverse hanno ovviamente problemi di produzione.
Buongiorno,
se questo non indifferente (fisiologico, ci mancherebbe) calo di peso risulta sì noto e accettato dall’azienda dunque che la stessa specifichi sulla confezione il peso minimo raggiungibile dal prodotto.
Diversamente non risulterebbe sì scandaloso ritenere quantomeno equivoco il comportamento dell’azienda.
A me è appena capitato un fatto uguale: una ricotta da 300 g. (non indicava il peso sgocciolato) che pesava 252 g. netto (senza confezione, cestellino interno e acqua).
Esselunga mi ha rimborsato; ed era disponibile per segnalare al produttore, ma la procedura era lenta e ho rinunciato.
Invece di rispondere parlando d’altro, magnificare il controllo qualità e alzare cortine fumogene, chiedete scusa al cliente, semplicemente, in due righe ed offritegli un compenso, in forma di buono spesa o di mozzarella in omaggio. Questo si fa. E 15 grammi su 100 grammi non è un minimo scostamento, è un grosso scostamento: il 15% in meno!
Risposta della direzione aziendale abbastanza evasiva. Se una ‘mozzarella’ (fior di latte?) da 100gr ne può perdere 15 da accidenti come lo schiacciamento — evidentemente molto lieve, di cosa è costituita? Di spuma di latte? Meringa fluida?