Un altro lotto di champagne a marchio Moët & Chandon Imperial Ice potrebbe essere coinvolto nell’allerta scattata lo scorso marzo in seguito a 11 casi di intossicazione e un decesso per la presenza di ecstasy nelle bottiglie. Lo comunica il ministero della Salute, rilanciando una notifica che le autorità francesi hanno effettuato al Sistema di allerta rapido Rasff in seguito a indagini di polizia in Germania. Questa volta sono interessate le bottiglie da 3 litri con il numero di lotto LAK5SAA6490005, che si aggiungono a quelle del lotto LAJ7QAB6780004 segnalato in precedenza.
Sembra che le bottiglie di champagne in questione, spiega il ministero della Salute, siano state svuotate del contenuto originale per poi essere riempite con MDMA (3,4-metilendiossimetanfetamina) liquida pura, sostanza stupefacente anche nota come ecstasy. A causa di questa manipolazione, sono state registrate sette intossicazioni e una vittima in Germania e altre quattro intossicazioni nei Paesi Bassi.
Il ministero spiega che le bottiglie manipolate possono essere riconosciute perché hanno un tappo diverso da quello originale e perché il contenuto non fa bollicine, ha un colore bruno-rossastro che diventa più scuro nel tempo e un odore diverso da quello dello champagne, più aromatico-fruttato. A tre mesi dal primo allarme, in Italia non risultano segnalazioni di casi di intossicazione.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.