Aggiornamento del 9 giugno 2022: il ministero della Salute ha segnalato un altro lotto di champagne Moët & Chandon Imperial Ice che potrebbe contenere ecstasy liquido. Sono interessate le bottiglie da 3 litri con il numero di lotto LAK5SAA6490005.
Il ministero della Salute ha diffuso l’allerta per la possibile presenza di MDMA (3,4-metilendiossimetanfetamina), nota anche come ecstasy in un lotto di bottiglie da 3 litri di champagne a marchio Moët & Chandon Imperial Ice. Il lotto coinvolto è identificato dal numero LAJ7QAB6780004.
Secondo quanto notificato dai Paesi Bassi al sistema di allerta rapido (Rasff), sono stati segnalati sette intossicazioni e una vittima in Germania e altre quattro intossicazioni nei Paesi Bassi, legate al consumo di champagne proveniente dalla Francia, che si è poi scoperto contenere ecstasy. Dalle informazioni al momento disponibili, sembra che le bottiglie interessate siano state manipolate, completamente svuotate dallo champagne contenuto in origine e riempite con puro MDMA liquido.
Le bottiglie manipolate, secondo quanto comunicato dal ministero, avrebbero un tappo diverso da quello originale e sarebbero riconoscibili anche perché il liquido contenuto non fa bollicine, ha un colore bruno rossastro che scurisce nel tempo, e un odore aromatico-fruttato, diverso da quello dello champagne.
In Italia, fa sapere il ministero della Salute, per ora non sono stati segnalati casi di intossicazione da ecstasy correlabili al consumo di champagne. È attualmente in corso un’indagine di polizia in Francia, Belgio, Germania e Paesi Bassi.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
11 intossicati e un morto?!?
Capisco se l’MDMA fosse stato mischiato al vino, ma come si fa a confonderlo PURO con uno spumante se non fa bollicine?!?
Secondo quanto emerge dai dati ufficiali non è stato un errore in fase di produzione da parte dell’azienda vinicola, ma una vera contraffazione e adulterazione realizzata da terzi
Il fatto che il tappo fosse diverso, e soprattutto che fosse abissalmente diverso il contenuto, rendeva le bottiglie facilmente identificabili come qualcosa altro rispetto a qualunque forma di Moët&Chandon, quindi non si può trattare di una sostituzione accidentale ma deliberata, probabilmente attuata per poter spostare nascostamente lo MDMA dal laboratorio clandestino ai trafficanti di droga al dettaglio.
Chi si è intossicato con quel MDMA molto probabilmente è uno spacciatore che ha voluto “testare la merce”, in quanto è inverosimile che qualcuno beva del “liquido dal colore bruno rossastro e privo di bollicine” scambiandolo per champagne, sarà interessante seguire lo sviluppo delle indagini perché potrebbe portare a una rete di produzione e spaccio di droga di proporzioni rilevanti.
Si anche a me sembra davvero strano che si possa confondere uno spumante con un liquido rossastro e senza bollicine . E poi MDMA puro !!!