McDonald’s prova a lanciarsi di nuovo nel mondo dei burger vegetali. Dopo il grande successo del Rebel Whopper (Impossible Whopper negli Usa) del rivale Burger King, il colosso del fast food ha annunciato il nuovo McPlant, un panino con un burger a base vegetale, di cui per ora è stata svelata solo la scatola. L’annuncio è arrivato durante la presentazione per gli investitori di lunedì 9 novembre, dopo anni di tentativi con esiti altalenanti di inserire nei suoi menu un’opzione vegetariana o vegana.
La sperimentazione del nuovo McPlant, come riferisce, ad esempio, Business Insider, dovrebbe iniziare il prossimo anno in alcuni mercati chiave. “Abbiamo creato un burger delizioso che sarà la prima opzione in menu di una nuova linea a base vegetale” ha rivelato Ian Borden, presidente di McDonald’s International. Già, perché la catena non ha intenzione di limitarsi a un solo panino con burger vegetale, ma di aggiungere pian piano altri piatti, ad esempio dei sostituti del pollo.
Il McPlant è il frutto della sperimentazione di un burger vegetale in alcuni ristoranti selezionati in Canada, terminata ad aprile. La catena statunitense descrive la novità come “un delizioso burger a base vegetale creato per McDonald’s, da McDonald’s”. In realtà, “Beyond Meat e McDonald’s hanno co-creato il burger a base vegetale che sarà disponibile nella linea McPlant” ha rivelato l’azienda specializzata in prodotti di “finta carne” in un comunicato a CNN.
Fino ad oggi, McDonald’s non ha avuto molta fortuna con le opzioni vegetariane e vegane, se non a livello locale. Prima del test in Canada, la catena di fast food ha lanciato numerose iniziative in vari Paesi del mondo, come i McNuggets di verdure in Norvegia o il panino McVegan in Svezia e Finlandia, solo per citare le più recenti. Chissà se il McPlant riuscirà ad avere un successo internazionale e arrivare, prima o poi, anche in Italia?
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Mah, differenziare l’offerta è sempre una buona strategia ma secondo Eurispes la fiammata del “vegetale” sembra si stia spegnendo, con i vegetariani in calo e i vegani in crescita ma il totale dei due sostanzialmente stabile.
Staremo a vedere quanto potranno influire i nuovi prodotti imitazione carne nell’invogliare chi si alimenta in modo tradizionale a passare al vegetarianesimo, e quanto si sposterà il mercato: perché certamente nessuna multinazionale cambierà sostanzialmente il suo business per un 7-8% di clientela.