Continuano in Italia i controlli dei Carabinieri del Nas nel settore vitivinicolo. I militari del nucleo di Latina, nel corso di un’ispezione eseguita presso una cantina laziale, hanno rilevato gravi carenze igienico-strutturali nei locali destinati alla vinificazione e rinvenuto 5.300 litri di vini privi di tracciabilità. Per le violazioni riscontrate, i Carabinieri, insieme al personale ispettivo dell’Asl, hanno elevato sanzioni amministrative per una cifra di 2.500 euro e posti i sigilli sull’intera struttura, dal valore di mercato di 1,5 milioni di euro.
Anche i Carabinieri del nucleo antisofisticazione di Catanzaro, con il personale dell’Icqrf (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari) di Lamezia Terme (CZ) e gli operatori dell’Asl di Vibo Valentia, al termine di un accertamento ispettivo eseguito presso una cantina calabrese, hanno posto i sigilli su un’intera attività in quanto caratterizzata da precarie condizioni igienico-strutturali.
Il Nas di Potenza, infine, ha sequestrato il locale di una cantina lucana utilizzato sia per il deposito sia per l’imbottigliamento per gravi carenze igienico-sanitarie. Il valore dell’attività inibita, in questo caso, è di 200.000 euro.
L’operazione fa seguito alla notizia di un sequestro presso un’azienda romagnola da parte dei Nas di Bologna di 76.000 litri di prodotti vinosi, anonimi e non tracciabili, del valore di 115.000 euro avvenuta qualche giorno fa e alla contestazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 3.500 euro.
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A che serve dare la notizia senza indicare i nomi dei produttori lasciando i consumatori a brancolare nel buio?
Sarebbe molto utile sapere i marchi, vabbé che quando erano successe le frodi per l’olio d’oliva erano state indicate le marche, ma poi tutto è finito nel dimenticatoio e al supermercato ti ritrovi ancora gli stessi nomi (e anche noti)… Un po’ come per il prosciutto 🙁
Mi chiedo come mai non si facciano mai i nomi delle cantine che vengono sequestrate e sanzionate.
Esatto, vanno citati i grossisti con le botti di vino di provenienza non rintracciabile, e anche le cantine che imbottigliano e commercializzano questo schifo…
I Nas non diffondono i nomi dei soggetti e delle aziende interessate all’operazione