Non migliora la situazione degli alimenti per bambini molto piccoli, almeno in Gran Bretagna. Negli ultimi anni si è infatti ampliata l’offerta di cibi industriali e, quel che è peggio, è cresciuta la quantità di zuccheri presenti. Questo il quadro, sconfortante, che esce da un’indagine effettuata dai ricercatori dell’Università di Glasgow, che hanno voluto controllare l’andamento del mercato tra il 2013 e il 2019, verificando tutti i prodotti venduti in negozio e on line per i bambini a partire dai 4 mesi di età.
Come riferito sugli Archives of Disease in Childhood, in totale sono stati individuati 898 alimenti industriali dedicati alla prima infanzia, con un aumento dell’84% di marchi e un raddoppio di prodotti rispetto al 2013. I marchi identificati sono stati 32 (27 dei quali assenti nel 2013). Per quanto riguarda la formulazione, 611 (pari al 68% del totale) sono prodotti da mangiare con il cucchiaino, mentre la rimanente quota del 28% circa sono secchi.
Anche se la proporzione tra dolci e salati è rimasta più o meno la stessa, nel 2019 è diminuita la proporzione di alimenti che i pediatri giudicherebbero adeguati per i bambini di quattro mesi, sono passati dal 43 al 23%, mentre per la fascia di età 6-7 mesi la situazione è stata opposta: i cibi adatti sono passati dal 33 al 43% del totale.
Lo zucchero per i prodotti pronti da mangiare con il cucchiaino è aumentato del 6% in generale e del 16% negli alimenti salati. Dolcissimi anche gli snack, addizionati di sciroppi dolci nel 29% dei casi in generale e nel 18% di quelli ufficialmente salati (compresi quelli che, in etichetta, avevano almeno il 50% di contenuto in frutta o verdura). Questi snack sono aumentati considerevolmente di numero: se nel 2013 erano 42, nel 2019 sono arrivati a 185, e nell’80% dei casi si trattava di alimenti pronti da consumare con il cucchiaino.
Nonostante i genitori siano invitati a dare ai propri neonati alimenti fatti in casa con materie prime sane e semplici, senza zucchero e inizialmente senza sale, in Gran Bretagna il 58% dei piccoli cresce con alimenti industriali soprattutto nella fascia tra 6 e 12 mesi. Nonostante i pediatri invitino le madri a iniziare gradualmente e solo dopo i sei mesi, diversi studi (anche dello stesso gruppo dell’Università di Glasgow) permane il bombardamento mediatico rivolto ai genitori di neonati di 4 mesi. Il risultato è che molti bambini iniziano a consumare alimenti industriali con zucchero non appena sono svezzati, con conseguenze sulla salute (dal metabolismo alla carie). Per questo gli autori si augurano regole più severe sulla pubblicità specifica e sul packaging di questi prodotti e linee guida che aiutino i genitori a comprendere meglio che cosa è meglio dare ai propri bambini.
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Giornalista scientifica
Agnese Codignola come sempre attenta all’argomento …