L’Antitrust ha censurato la pubblicità di Bioscalin il famoso trattamento per capelli e ha condannato la società Giuliani a una multa di 150 mila euro. La sentenza è riportata sul bollettino del 28 settembre dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Gli spot e i messaggi diffusi per oltre un anno fino alla primavera del 2009 su RAI, Mediaset, Sky e La7, internet e moltissimi quotidiani e riviste riguardano gli integratori alimentari Bioscalin con Biogenina per uomo e Bioscalin Nutri Color per donna.
La pubblicità, costata diversi milioni di euro, lasciava intendere che assumendo il prodotto sarebbe stato possibile ottenere una riduzione della caduta dei capelli del 75,7%, nonché un aumento dei capelli in crescita e del diametro del fusto, rispettivamente del 20,2% e del 57,8%. Gli spot televisivi lasciavano credere che chiunque avesse utilizzato Bioscalin, avrebbe potuto ricavarne benefici, dimenticando di fornire dati scientifici adeguati.
La riduzione della caduta dei capelli sosenuta da Giuliani è stata ottenuta in uno studio effettuato per due mesi su 40 persone affette da una patologia specifica della calvizie, il Defluvium telegenico (patologia considerata una delle forme più lievi temporanee e anche reversibile di alopecia). Secondo l’Antitrust il messaggio è ingannevole perché è poco serio fare una pubblicità così ampia a livello nazionale, senza presentare in modo corretto il prodotto. “A prescindere dalla veridicità dell’affermazione – si legge nella sentenza – non appare corretto vantare risultati di assoluta rilevanza percentuale, particolarmente attraenti per i consumatori, senza indicare esattamente la fonte e la più o meno ampia documentazione scientifica a supporto, in modo da permettere ai consumatori di adeguatamente comprendere l’attendibilità e la portata dei risultati promessi”.
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