Ho comprato qualche giorno fa una confezione di salmone norvegese marchiato Auchan. Leggendo il retro mi sono chiesto se fosse corretto il pack dove è indicata la produzione presso xxx Paesi Bassi, mentre il bollino sanitario indica uno stabilimento della Germania. Come mai La foto in allegato è del prodotto Auchan.
Alla domanda del nostro lettore risponde Auchan.
Il Salmone Norvegese Affumicato a marchio Auchan viene prodotto (filettato, salato, affumicato, affettato) e confezionato in busta sottovuoto nello stabilimento olandese di H. Van Wijnen B.V. sito in Van der Hoopstraat 2, 2921 LR Krimpen a/d IJssel (NL). Il prodotto in busta sigillata sottovuoto viene poi inviato allo stabilimento tedesco per il re-imballo, ovvero la vestizione in cartoncino di presentazione e la conseguente etichettatura. Per garantire la conformità alla normativa vigente relativa all’informazione al consumatore, quindi, le confezioni del Salmone Norvegese Affumicato a marchio Auchan riportano l’indirizzo del produttore olandese per esteso e il bollo di autorizzazione CE dello stabilimento tedesco dove avviene la fase di re-imballo (ultima fase).
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Imballarlo in Olanda e spedirlo in Germania per il re-imballo e poi in Italia per la vendita… un bel giro… ma non possono fare tutto in Olanda?
Ogni azienda si specializza e trova spazio nel mercato dove è più competitiva. A volte ciò che a noi sembra assurdo è logico nella realtà.
In ogni caso basta guardare una cartina geografica per scoprire che la Germania confina a nord-ovest con l’Olanda e più precisamente il nostro salmone compie tra i due stabilimenti la strada che lo porterebbe naturalmente in Italia.
Comunque nello stesso nostro paese vi sono molte aziende specializzate nel confezionamento che non trasformano il prodotto ma lo imballano soltanto.
Secondo la normativa il reimballo non è fase caratterizzante. Il bollo CE doveva essere dello stabilimento olandese.
Questo giro è rischiosissimo per la catena del freddo: si è vero che la strada che fa è la stesso, ma deve fare una tappa , quindi scendere dal “treno” vestirsi ” e risalire.
Sicuri che tutti questi passaggi avvengano a 4 gradi?
Scusate ma non mi trovo per niente d’accordo con l’interpretazione descritta.
Il bollo CE riportato sulla confezione deve indicare lo stabilimento nel quale avviene l’ultima lavorazione sostanziale del prodotto ed in questo caso è lo stabilimento situato nei paesi bassi, e consiste non solo nella lavorazione ma soprattutto nel confezionamento.
L’astuccio esterno deve essere considerato come packaging secondario, non si manipola il prodotto e pertanto non è corretto che lo stabilimento dove avviene questo passaggio dia il bollo ce.
Altro aspetto che reputo ancora più grave il lotto viene apposto sull’etichetta posta dallo stabilimento in Germania e non da quello nei paesi bassi, con seri dubbi sul rispetto della definizione di lotto: uniformità di produzione, mp, attrezzature, ecc
infatti, il numero del lotto non dovrebbe essere apposto nello stabilimento del confezionamento principale (Olanda) per una corretta tracciabilità?