Lo slogan sul manifesto pubblicitario firmato da McDonald’s è davvero accattivante. Il bollino in alto indica “100% carne italiana” e le scritte esaltano la bontà degli hamburger “preparati solamente con carne di bovini nazionali provenienti da migliaia di allevamenti”. Visitando il sito si scopre che la “carne è disossata a mano”, che McDonald’s “effettua 35 mila controlli l’anno presso i fornitori… applicando rigidi standard di igiene e sicurezza”.
Molto probabilmente è tutto vero. Ma una cosa non viene detta.
L’hamburger surgelato cotto e infilato nel panino insieme a insalata pomodoro e formaggio, proviene da carne di vacca, ovvero da carne di mucche giunte alla fine della loro carriera. La carne di vacca ha però un piccolo problema: si presenta legnosa ed è venduta a poco prezzo perché si usa solo per preparazioni industriali, come gli hamburger di McDonald’s e quelli confezionati dalle grandi aziende, oltre che per i ripieni di tortellini, ravioli e insaccati. Sì avete capito bene: la carne di vacca non si usa per le bistecche, l’arrosto o lo spezzatino in vendita nei supermercati perché è troppo dura al palato e quindi conviene mangiarla solo tritata. Per questi motivi nei mercati all’ingrosso la carne di manzo costa due-tre volte di più!
Non ho preclusioni verso gli hamburger, ma il tono della pubblicità (vedi foto) lascia intendere che quando addento un panino di McDonald’s “è tutta un’altra storia…” perché sto mangiando “carne 100% italiana”, un prodotto della mia terra, ma in realtà si tratta di carne di mediocre qualità valorizzata forse troppo bene.
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