Kellogg’s lancia una nuova linea di cereali “sana e sostenibile”, ma anche costosa. E nella granola farro e frutti rossi c’è troppo zucchero
Kellogg’s lancia una nuova linea di cereali “sana e sostenibile”, ma anche costosa. E nella granola farro e frutti rossi c’è troppo zucchero
Redazione 27 Marzo 2018Tra i cereali per la prima colazione c’è una nuova linea di Kellogg. Si chiama W.K Kellogg e comprende sei referenze, di cui quattro di granola, un prodotto simile al müsli costituito da agglomerati di cereali e frutti, e due di cereali bio sotto forma di fagottini. L’intera linea si contraddistingue graficamente per i colori naturali e le decorazioni semplici, che rappresentano spighe e altri ingredienti contenuti nei prodotti. L’etichetta, in italiano e spagnolo, parla di stile di vita sano, di sostegno al pianeta e alle comunità locali. Lo stile di vita sano inizierebbe dagli alimenti di origine vegetale “ricchi di nutrienti e del potere della natura”, mentre il sostegno al pianeta e alle comunità locali è dato dalla donazione di 10 centesimi a confezione per promuovere l’agricoltura sostenibile, oppure offrire la prima colazione a persone in difficoltà. Il tutto richiede un approfondimento sul sito web wkkellogg.com. Da quanto si legge nel sito le donazioni, fino ad un totale di 1 milione di euro, vengono utilizzate su due progetti della Kellogg’s: Breakfast for Better Days, a sostegno delle famiglie in difficoltà e per aiutare i coltivatori ad introdurre pratiche di agricoltura sostenibile, e Origins, finalizzato alla sostenibilità e a migliorare la qualità della produzione in collaborazione con gli agricoltori.
Tornando ai prodotti, è stata acquistata una confezione di W.K Kellogg Super Foods Granola farro e mirtilli rossi, per valutarne il contenuto nutrizionale e gli ingredienti. Una linea guida per valutare i cereali per la prima colazione è rappresentata dal decalogo, datato ma ancora attuale, pubblicato da Fooducate e tradotto da Il Fatto Alimentare nel 2011. I principali parametri da considerare nei cereali per la prima colazione sono il contenuto di zuccheri, di sale e di fibre, per quanto riguarda gli ingredienti; la presenza di crusca, positiva, e quella, in negativo, di aromi artificiali, per gli ingredienti. Nello specifico, il decalogo spiegava, inoltre, che il müsli “Non è detto sia meglio… È più calorico (anche due volte la media dei cereali). Non è detto sia naturale (può contenere grassi idrogenati, coloranti o conservanti). Spesso lo zucchero è il principale ingrediente”. La granola non è müsli, ma di fatto potrebbe essere ancora più zuccherata e arricchita di altri ingredienti rispetto ai cereali.
In effetti l’olio di girasole è il terzo ingrediente, dopo l’avena integrale e il farro (i due cereali che rappresentano il 44,5% del prodotto), ed è seguito dallo zucchero. Dell’olio e dello zucchero non viene indicata la percentuale, ma considerando che gli ingredienti vengono elencati in maniera decrescente, ciascuno dovrebbe rappresentare dal 9,5 all’8%. Altri componenti che contengono zucchero sono i mirtilli rossi e l’uva sultanina. Nella ricetta ci sono pure due cereali integrali: l’orzo e la segale. In fondo alla lista troviamo lo sciroppo di riso integrale e la crema di datteri, entrambi dolcificanti naturali. I semi di lino completano gli agglomerati o pepite della granola e l’elenco degli ingredienti si chiude con sale, antiossidante e aroma naturale.
Il tutto apporta 197 kcal per ogni porzione da 45 grammi, pari a circa il 10% del fabbisogno giornaliero. Gli zuccheri, 11 g a porzione, sono decisamente superiori a quanto consigliato nel decalogo Fooducate, dove si parla di un massimo di 6 g. L’apporto delle fibre è invece positivo con oltre 3,6 g a porzione, così come quello di sodio che risulta contenuto: 0,08 g di sale a porzione, pari a 32 mg di sodio(*), molto meno rispetto al limite massimo di 150 mg individuato da Fooducate. I W.K Kellogg Super Foods granola sono arricchiti di fosforo e magnesio che contribuiscono rispettivamente per il 12 e il 10% del fabbisogno medio giornaliero. I minerali e le vitamine aggiunte sono del tutto superflue se si segue una dieta sana e varia.
Guardando il prezzo, questi cereali sono tra i più cari, costando quasi 11 euro al kg e 49 centesimi a porzione. Attualmente, e fino al 24 giugno, è in corso una promozione che consente di acquistare fino a tre prodotti, facendosi rimborsare quanto speso direttamente da Kellogg’s, inviando l’immagine dello scontrino entro 5 giorni. Questa promozione – non adatta a tutti e piuttosto impegnativa perché occorre collegarsi, inviare l’immagine, inviare i propri dati per il rimborso sul conto corrente bancario – è inusuale e sostituisce i più classici e semplici buoni sconto.
(*)Nota: Per convertire il contenuto di sale indicato in etichetta in sodio si divide la quantità per 2,5.
Francesca Avalle
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