Gli esperti degli Stati dell’Ue hanno approvato i criteri scientifici proposti dalla Commissione europea nel giugno 2016, per identificare gli interferenti endocrini presenti nei pesticidi e nei biocidi, cioè le sostanze in grado di interferire con il sistema ormonale e di causare patologie anche gravi. Per la Commissione europea, che ha presentato la sua proposta con due anni e mezzo di ritardo rispetto al termine previsto, si tratta di un primo passo verso una regolamentazione di queste sostanze anche in altri prodotti di consumo, come i cosmetici, i giocattoli e il packaging alimentare.
Come riferisce il sito della radio francese RTL, i paesi che hanno votato a favore della proposta della Commissione Ue sono 21 su 28. A sorpresa, ha votato a favore anche la Francia, sebbene in campagna elettorale il presidente Macron avesse assunto una posizione fortemente critica nei confronti della proposta della Commissione Ue. In una dichiarazione alla rivista 60 millions de consommateurs, Macron aveva detto di ritenere la lista proposta dalla Commissione Ue troppo restrittiva e fatta sulla base di criteri che non sono sufficientemente vincolanti, precisando che le pressioni dei gruppi industriali non dovrebbero interferire con il dibattito scientifico e con il lavoro del legislatore. Macron aveva detto di voler intervenire con fermezza a livello comunitario, per garantire una valutazione dei rischi indipendente, con totale rigore scientifico, evitando conflitti di interesse.
La proposta della Commissione Ue dovrà essere ora discussa dal Consiglio e dal Parlamento europeo, dove si riproporranno le critiche contrapposte di chi, come l’industria chimica, ritiene i criteri proposti troppo severi, mentre parte del mondo scientifico, le organizzazioni ambientaliste e dei consumatori ritengono che i criteri della Commissione Ue siano lassisti e violino il principio di precauzione che deve ispirare le regolamentazioni comunitarie.
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