tata-lucia-nutella-colazione

nutella-tata-luciaLo spot con Tata Lucia – l’integerrima protagonista di “S.O.S. Tata” in onda su Foxlife e La7 – che invita a mangiare Nutella a colazione è una delle peggiori pubblicità viste quest’anno e va censurato. Il messaggio ha degli effetti devastanti perchè affida a Tata Lucia (al secolo Lucia Rizzi) l’incarico di promuovere la famosa crema alla nocciola come alimento principe della colazione  familiare.

 

Le conseguenze possono essere negative perchè il livello di penetrazione tra il pubblico adulto e tra i bambini del personaggio è notevole. Il Movimento difesa del cittadino in un editoriale sull’agenzia Help Consumatori dice “con questo spot Ferrero ha fatto centro perché la protagonista è un riferimento supereferenziato sia nei confronti dei genitori che dei figli. Due target che hanno una scarsa capacità di decodificazione dei messaggi pubblicitari. Per motivi diversi, certo, ma pur sempre una fascia di mercato sensibile e con alta propensione al consumo”.

 

Anche il giudizio di pediatri e nutrizionisti che conoscono i meccanismi di comunicazione e la capacità di persuasione del piccolo schermo è severo. Margherita Caroli – Pediatra Nutrizionista responsabile UO Nutrizione ASL Brindisi con una lunga esperienza scientifica e sul campo dichiara all’agenzia stampa del Movimento difesa del cittadino. “Più piccoli sono i bambini, meno riescono non solo a decodificare i messaggi, ma proprio a capire che molte delle affermazioni sono irreali. Vari studi hanno verificato la capacità di differenziare gli spot pubblicitari dai programmi, e in genere questa capacità si sviluppa dopo i 7 anni.

 

nutella-vasettoAttenzione però. Differenziare lo spot dal programma non vuol dire capire gli scopi dello spot che sono quelli di incrementare la vendita del prodotto. Inoltre se a 7 anni i bambini sono in grado di capire che stanno guardando uno spot per bambini, per i prodotti destinati ad un’età superiore il linguaggio cambia e vengono utilizzati stimoli adeguati ad un’età maggiore”.

 

Ma si sa che nessun cibo va demonizzato, per questo Ferrero fa dire a Tata Lucia che “A colazione servono delle regole – Ci si siede a tavola tutti insieme – E bisogna variarla ogni giorno! Un po’ di pane e Nutella ogni tanto ce lo si può concedere”.

Non bisogna dimenticare che ogni porzione da 30 grammi (consigliata nel sito) ha un apporto energetico di 162 calorie! Anche il bravo Günther Karl Fuchs, blogger di Papille Vagabonde, qualche mese fa ha preso posizione contro la discesa in campo di Tata Lucia a fianco di Nutella.

 

Altroconsumo ieri ha inviato una richiesta di censura all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria chiedendo la censura dello spot. Il Fatto Alimentare condivide questa iniziativa e ha inviato una nota analoga allo stesso istituto.

 

Roberto La Pira

© Riproduzione riservata

 

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Foto: Photos.com

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Sergio
Sergio
10 Novembre 2012 11:36

Sono perfettamente d’accordo con voi.
A colazione è meglio la frutta e ben matura.

aride
aride
10 Novembre 2012 13:52

..sono talmente incazzato con le multinazionali del cibo ..che pur di vendere e fare quattrini ti raccontano cio che gli è più conveniente …prima o poi spero che anche a loro gli si presenti il conto ..Arie

Diego D'Agostino
Diego D'Agostino
10 Novembre 2012 15:07

Personalmente bollo il comportamento di personaggi famosi nella pubblicità come "prostituzione", direi intellettuale ma se prendiamo il caso dei calciatori, di intellettuale proprio si fa fatica a vederne già quando non recitano, figuriamoci quando prestano la faccia ad un copione. Soldi. Più ne hai e più te ne offrono e più non sai resistere, anche a condizione di recitare il contrario di ciò che pensi nella realtà. La pubblicità passa solo come fatto artistico o come fatto economico. Quale messaggio veicola non interessa ai cosiddetti registi magari famosi, non interessa ad artisti, sportivi e personaggi rinomati in genere. Corruzione e prostituzione, non affatto diverso da quanto avviene altrove.

Paoblog
Paoblog
10 Novembre 2012 17:11

Alcune sere fa mi è capitato di vedere questo spot, tra lâ

Mirtilla
Mirtilla
11 Novembre 2012 17:32

E la Coca Cola a tavola, vogliamo parlarne? E gli yogurt funzionali di Danone, che in altri paesi sono stati sanzionati? Da noi non esistono le vere Associazioni di consumatori, non si può fare class action e non c’è tutela…

emanuela
emanuela
12 Novembre 2012 08:40

Penso che abbiamo tutti la possibilità di non consumare alimenti sbagliati, non è il bambino che chiede la nutella è la mamma che gliela compra.
indipendentemente dalla pubblicità. Bisogna insistere nell’informare i consumatori sui reali pericoli di una alimentazione sbagliata e controllare a più stretto giro le pubblicità ingannevoli e farle sospendere subito

Antonio Longo
Antonio Longo
13 Novembre 2012 10:56

Mirtilla, le associazioni consumatori esistono, fanno segnalazioni e denunce, provano anche a fare la class action, sia pure fra mille difficoltà. Ad esempio Il Movimento difesa del cittadino redige ogni anno un Rapporto sulla sicurezza alimentare (Italia a tavola). Lo trovi su http://www.mdc.it

MSimone
MSimone
13 Novembre 2012 12:21

Trovo queste iniziative ipocrite, da Stato Etico. Se la legge permette la vendita di tali prodotti ai bambini non si capisce perchè bisogna evitare di fargli pubblicità. Se il prodotto è nocivo che lo si levi dal mercato. Purtroppo siamo un paese di censori benpensanti e bacchettoni che si dedicano abitualmente alle orgie in privato.

Alessia
Alessia
14 Novembre 2012 14:43

Delusa anche dallo Chef Simone Rugiati, la sua cucina di semplici origini è in contrasto con la Coca Cola che sponsorizza e di genuino non ha niente!!! Venduto…

giorgia
giorgia
14 Novembre 2012 16:59

Che spot disgustoso… ! Prima di preoccuparmi delle persone che forse si " abbuffano " di grasso cattivo e zucchero, mi preoccuperei di quel personaggio orribile ( la Tata ….) : mi rifiuto di credere che ci siano cittadini che considerano questo personaggio americano come un " riferimento supereferenziato ( .. !!!! ??? )!
Io vieterei ai minori di 18 anni di vedere simili "serial" e spot :-))

Chiara
Chiara
15 Novembre 2012 20:33

Vogliamo parlare anche della Marcuzzi, della sua socia Cucciari e dell’inesistente bifidus , creato dalla fantasia di un pubblicista? sono anni che ci marciano!!!
http://www.lavinium.com/gianluca_damelio/damelio_pubblicita_alimentari_tra_verita_e_inganno_2010.shtml

Marinella
Marinella
15 Novembre 2012 20:36

Scusa Giorgia, chi sarebbe il "personaggio americano"? la "tata Lucia"?
Ma quale americano! ha una cadenza dialettale orribile, mi rifiuterei di affidarle dei bambini, non vorrei che poi parlassero in quella maniera! Potevano almeno farle fare un corso di dizione!

gianko
gianko
16 Novembre 2012 00:49

MSimone sono d’accordo in toto; premesso ch io per motivi di anagrafe non sono cresciuto a pane nutella, ma so di intere generazioni, più giovani, che ne hanno consumata in quantità industriali.. dov’è il problema? gli ingredienti sono nocciole, cacao, zucchero e grassi vegetali; caso mai si potrebbe fare un confronto qualitativo con i concorrenti, per veder qual’è la migliore.. mi sembra che ci sia del masochismo, una volta tanto che abbiamo un’industria che esporta, tutti a dargli addosso..

Livio
Livio
16 Novembre 2012 10:08

E pensare che tutto si potrebbe risolvere se nella gente ci fosse un po’ di buon senso, logica e spirito critico. Ma sono più rari del Gronchi rosa.

cristian
cristian
17 Novembre 2012 14:42

Tata Lucia, è un personaggio che a causa del (o grazie al) suo lavoro, ha una responsabilità verso i ragazzini, vederla vendere la sua immagine per reclamizzare un prodotto che sicuramente, per quanto buono non è troppo salutare, mi ha disgustato profondamente.
Purtroppo, da lei mi aspettavo di piu…

al j
al j
18 Novembre 2012 14:37

e’ giusto censurare pubblicità del genere,perchè queste aziende pur di vendere i loro prodotti,utilizzano personaggi pubblici,di cui la gente ha fiducia per ciò che dicono nelle loro trasmissioni.Utilizzare tata Lucia è un’astuta manovra per convincere la gente che è un prodotto sano per la colazione dei propi bambini.

dario
dario
22 Novembre 2012 20:25

Fanno benissimo, se ci sono idioti che si fidano di una tal "tata Lucia" anzichè del loro buon senso. E concordo con Gianko: se una nostra industria "tira" esportiamo che diamine! o chiudiamo e facciamo un’altra bella botta di disoccupati? non ne abbiamo abbastanza?