“Gran Soleil delizia il palato, favorisce la digestione”, è lo slogan affiancato all’immagine di Antonella Clerici e ribadito in diversi spot televisivi ancora presenti sul sito internet della Ferrero. Gran Soleil è un dessert da congelare in freezer, che ha la particolarità di essere venduto fuori dalla catena del freddo. Per gustarlo bisogna agitare la confezione e metterla per alcune ore nel freezer
La questione della digestione è un elemento trainante. Negli spot si vedono persone che mangiano intorno a una tavola imbandita, oppure alle prese con il dessert a fine pasto, e si focalizza l’attenzione sull’effetto digestivo. Questa caratteristica è dovuta alla presenza di “infusi concentrati di erbe digestive” come si può estrapolare leggendo l’elenco degli ingredienti.
È lecito chiedersi se quantità minime di erbe possano giustificare l’impiego di slogan così precisi. Forse si tratta di un’esagerazione pubblicitaria, ma queste frasi hanno una grande influenza sulle motivazioni di acquisto del consumatore, che acquista Gran Soleil perché è buono e perché fa digerire.
È vero che attualmente le imprese possono scrivere cosa vogliono sulle caratteristiche degli ingredienti alimentari a base di erbe, perché l’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea (EFSA) non ha ancora valutato la correttezza di queste diciture. Ma anche volendo ipotizzare che l’EFSA riconosca l’effetto digestivo delle erbe presenti in Gran Soleil, questa conclusione non autorizza l’azienda a estendere le virtù al prodotto.
La traslazione dell’effetto salutistico dalle erbe al dessert è vietata, come dimostrano gli orientamenti della Commissione europea e dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che hanno espresso questo concetto più volte a proposito degli omega 3. Per questo motivo Il Fatto Alimentare ha inviato una richiesta di censura all’Autorità garante della concorrenza e del mercato chiedendo l’interruzione immediata del messaggio. Vi terremo informati.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
La Ferrero fa ottimi prodotti e di
Qualità ! Ci fossero aziende serie in europa come Ferrero.Siete strumentali e di parte. Dite che ricorrete all’antitrust che nel 90% dei casi poi non vi da ragione, ma questo non lo scrivete. Prossimamente vi manderò gli ultimi casi da voi citati e poi non ripresi dall’antitrust. In un momento in cui c’è bisogno di sostenere le aziende che investono voi fate esattamente il contrario, e non dite poi che lo fate "nell’interesse del consumatore", a mio avviso state strumentalizzando un po’ troppo x avere visibita’. Il vostro sito può essere usato in modo piu intelligente e meno "gossip" ma questo e’ solo il mio parere e consiglio.
Il concetto non è se il prodotto è buono ma se la pubblicità è corretta.Per noi quella di Antonella Clerici non lo è e per questo ci siamo rivolti all’Antitrust, che deciderà cosa fare. Per sua conoscenza ho iniziato molti anni fa a chiedere la censura delle pubblicità ingannevoli e ho collezionato oltre cento condanne. Nella lista ci sono tutti i grandi marchi. Una delle prime censure riguardava proprio Fiesta Ferrero. Se tutto questo per lei e gossip ….
IL prodotto può o non può piacere come tutti del resto ed ognuno di noi è liberissimo di mangiare e far mangiare quello che vuole, ma non riesco a capire i pubblicitari. secondo me sviliscono il loro lavoro ingannando pur di vendere. Quando si scoprì la pubblicità si disse: la pubbliciotà è l’anima del commercio. Oggi la pubblicità spesso è l’anima dell’inganno. Fà male vedere questo da parte di aziende che hanno apparentemente investito sulla qualità e sulla chiarezza sopratuùtutto per il loro vasto consenso tra i bambini. Chiudo condividendo il fatto che nessun prodotto a base di zuccero è "digestivo"….
Non dimentichiamo che, anni fa la ferrero vendeva, e con successo, la merendina "fiesta " contenente liquore.
I consumatori erano anche molti bambini!
Purtroppo queste multinazionali , anche le piu’ attente , sono piu’ sensibili ai bilanci che ai consumatori.
devo dire che trovo interessanti i vs approfondimenti ma a volte li trovo un pò troppo estremisti.
COmunque complimenti per il lavoro che fate
sono d’accordo con Luca:è già il secondo articolo sul gran soleil,e questo news non aggiunge nulla a quanto si era già detto.
Poi propongo una riflessione:
Adesso negli spot con la clerici lo slogan dice "favorisce la digestione".Ipotizziamo che la ferrero cambiasse lo slogan per la vostra denuncia all’antitrust in questo:"con infusi di erbe a riconosiuta proprietà digestiva";al consumatore arriverebbe lo stesso messaggio(gran soleil è digestivo),ma la ferrero non sarebbe passibile di denunce,dato che ha detto solo che le erbe contenute sono a riconosciuta proprietà digestiva,ma è il consumatore che ha tirato conclusioni affrettate.E’ comunque evidente che non c’è nessun prodotto definibile "digestivo"!
E’ abbastanza chiaro,comunque,che il fatto alimentare ultimamente sta molto puntando il dito contro la ferrero.Si vede che gli amministratori (è solo una critica costruttiva,per carità …)si sono accorti del potenziale dei marchi della ferrero:screditando marchi così famosi,riescono ad avere visibilità e quindi maggiori audience.Andrea.
Io mi chiedo perché in Italia tutto facciano sempre quello che vogliono senza tenere in considerazioni le norme vigenti. La disinformazione che regna poi, relativamente alle reali proprietà che possiedono gli alimenti è un ulteriore incentivazione a proporre prodotti che promettono miracoli e poi non fanno niente.. Spingendo magari le persone a mangiare in modo errato perché attribuiscono al prodotto proprietà che invece il prodotto non ha.. Bravi fate bene a segnalare queste cose,