Brutte notizie per la linea Alixir della Barilla. Molti di voi si ricorderanno il lancio di questi prodotti dall’inquietante confezione nera che promettevano grandi cose, dal rallentamento dell’invecchiamento cellulare alla difesa contro le infezioni.
Ebbene, come riportato da un comunicato difuso da Assoutenti, il contenzioso tra Barilla e Antitrust è stato definitivamente chiuso da una sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato all’azienda una sanzione di 120.000 euro.
Facciamo un po’ di storia: nel 2008 l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato ha punito con 200.000 euro di multa la Barilla per la campagna pubblicitaria del 2007/2008 della linea Alixir (“Alixir il segreto di vivere al meglio”). Tra le motivazioni, l’aver presentato i prodotti in questione come veri e propri “elsir” (non a caso il nome…) capaci di curare i problemi del cuore, rinforzare le difese immunitarie, rallentare l’invecchiamento cellulare e migliorare le funzioni intestinali.
Assoutenti ricorda che l’Agcm ha utilizzato come consulenti gli esperti del ministero della Salute, che non erano state fornite informazioni chiare sulle caratteristiche di questi prodotti e, soprattutto, sulle quantità necessarie per ottenere gli effetti sperati. In particolare, poi, si sottolineava, come al massimo detti alimenti potessero apportare singoli benefici, non soddisfare, come la pubblicità lasciava intendere, pressoché in toto i bisogni dell’individuo.
Scontato il ricorso di Barilla, che il Tar del Lazio ha accolto solo in parte, confermando il giudizio dell’Antitrust ma riducendo la sanzione a 120.000 euro. L’Antitrust ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, che in una recente sentenza, si è definitivamente pronunciato su questo caso, respingendo sia il ricorso dell’Antitrust che quello della Barilla.
Giornalista scientifica