Gli alimenti dolcificati con miele possono contenere più zuccheri (fino a 25 volte di più) rispetto a quanto suggerito sulle confezioni, ma questo quasi mai viene specificato sulle etichette. La percezione del miele è più positiva e si tende a far leva su questo per vendere. In altre parole, i consumatori possono essere ingannati da prodotti nei quali è presente miele, perché quasi mai esso sostituisce del tutto lo zucchero, ma lo zucchero aggiunto non viene nominato se non genericamente.
Questo l’atto d’accusa lanciato da Action on Sugar, il gruppo di ricerca della Queen Mary University di Londra per la lotta al sovrappeso e all’obesità, che ha condotto un dettagliato esame di centinaia di prodotti. I ricercatori chiedono che l’etichettatura venga modificata, che si indichi sempre il contenuto reale di zuccheri accanto alla dose massima giornaliera consigliata e che si dia il via a programmi di informazione ed educazione per la popolazione, affinché tutti abbiano le idee più chiare.
Nello studio sono stati esaminati 223 prodotti con miele (102 tipi), con zuccheri (70 tipi) e con sciroppi (46 tipi) in vendita nei supermercati e si è scoperto il miele può contenere fino all’86% di zuccheri liberi, e gli sciroppi fino all’88%. Così, per esempio, aggiungere un cucchiaino da 7 grammi di miele manuka al tè significa aggiungere 6 grammi di zuccheri liberi, non molto diversi dai 7 che lo stesso cucchiaino fornirebbe se fosse riempito di zucchero.
Analogamente, aggiungere una porzione da 15 ml di sciroppo d’acero al porridge significa aggiungere 13,1 grammi di zuccheri, quasi equivalenti ai 15 grammi di zucchero che si avrebbero in una soluzione di zucchero. Al contrario, spesso pensa che non aggiungendo direttamente zucchero il conteggio calorico sia migliore, e che nel frattempo ci possano essere benefici derivanti da altre sostanze presenti. Il miele – ricordano ancora gli autori – ha una reputazione eccessiva, perché i benefici che gli vengono attribuiti spesso non sono stati dimostrati (se si esclude l’effetto sulla tosse acuta dei bambini e dei più giovani), e perché, oltre a fornire molte calorie, può favorire la carie.
Come se tutto ciò non bastasse, alcuni tipi di cereali da colazione e di barrette energetiche, di solito contengono sia miele che zuccheri, e ciò può portare a dosi globali fino a 25 volte quelle che si avrebbero se vi fosse solo miele. Alcune barrette indicano sull’etichetta la presenza del 2% di miele, abbinato al 28,3% di zucchero. Ma tutto ciò non è mai specificato.
Per questi motivi, il gruppo chiede che le diciture in etichetta siano modificate e questo tipo di informazioni sia reso comprensibile. Nessuna opposizione al miele, ma lotta senza quartiere contro la disinformazione che può portare all’assunzione inconsapevole di calorie eccessive.
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Giornalista scientifica