Gli alimenti che contengono un’alta quantità di zuccheri aggiunti dovrebbero apporre un’avvertenza sul fronte della confezione, in modo da aumentare la consapevolezza dei consumatori su ciò che ingeriscono, consentendo loro di acquistare cibi meno dolci e aiutando a prevenire malattie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache, che colpiscono milioni di statunitensi. La Food and Drug Administration (FDA), da parte sua, dovrebbe stabilire una quantità massima giornaliera raccomandata di zuccheri aggiunti.
È quanto sostiene l’American Medical Association (AMA), che chiede alla FDA di sviluppare un modello di etichetta contenente questa avvertenza e di imporre un limite agli zuccheri aggiunti per i prodotti che sulle confezioni hanno affermazioni su proprietà nutrizionali legate al loro contenuto di energia, proteine, grassi, carboidrati, fibre alimentari, vitamine o minerali. Secondo l’AMA, queste affermazioni possono indurre il consumatore a ritenere un prodotto sano, nonostante contenga un’elevata quantità di zuccheri aggiunti. Secondo l’AMA gli studi sulle risposte a questo tipo di messaggi pubblicitari hanno rilevato che “i consumatori generalizzano eccessivamente la salubrità di un prodotto sulla base di affermazioni più limitate”.
Contraria alla proposta dei medici statunitensi si dichiara la Sugar Association, che ricorda come la quantità di zuccheri aggiunti dovrà essere indicata nella nuova etichetta nutrizionale obbligatoria a partire dal 2020, facendo riferimento a una quantità giornaliera consigliata di 50 grammi. Secondo le industrie dello zucchero, però, trasformare questo limite calorico in una soglia motivata con ragioni mediche significa fuorviare i consumatori e sostenere qualcosa di non fondato scientificamente.
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devo dire che, purtroppo, in nord America i consumatori non hanno una forte rappresentanza, in quanto le corporazioni produttive sono molto più potenti, dato che dispongono di una forza economico-finanziaria non paragonabile…