Nella settimana n°30 del 2020 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 53 (2 quelle inviate dal ministero della Salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende tre casi: istamina in sgombro occhione (Scomber japonicus) congelato, dalla Cina, attraverso i Paesi Bassi; sospetto di intossicazione alimentare (ipercalcemia) causata da un contenuto troppo elevato di vitamina D3 (2.612,7 mg / die) in integratore alimentare dalla Spagna; Salmonella enterica (ser. Enteritidis) in carne di pollo separata meccanicamente (Msm), congelata, dalla Spagna.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in mazzancolle tropicali (Litopenaeus vannamei) cotte e refrigerate importate dalla Spagna, con materie prime del Venezuela.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: uso non autorizzato del colorante E 110 – Giallo tramonto FCF in mix di noci dalle Filippine.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato l’Austria segnala nuovo alimento (novel food) non autorizzato (Artemisia annua); il Belgio segnala un’allerta per la presenza di micotossine (fumonisine) in farina di mais biologica Vajra della marca Demeter confezionata in Belgio, con materie prime provenienti dall’Italia (venduta in sacchetto di carta; Peso: 500 g; Lotto: 0420/260520; Data di scadenza 05/01/2021); la Slovenia segnala contenuto di zinco troppo elevato in alimenti dietetici completi per cani.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Grazie x le info
Credo si stia facendo un buon lavoro di analisi dei cibi e sostanze d’importazione ma in italia va tutto bene?
Il Rasff raccoglie le segnalazioni di tutti i paesi. Infatti l’ultimo paragrafo tratta le esportazioni italiane che altri paesi hanno segnalato. Invece nel Rasff non compaiono i prodotti italiani che sono stati richiamati all’interno del territorio nazionale (e non hanno varcato i confini). Questi richiami vengono, se opportuno, segnalati sul sito del ministero della salute, oltre che, dove presente, sulle pagine online dedicate, delle catene di supermercato.
Mi stupisce molto l’iperdosaggio della vitamina D, forse un errore di taratura dei macchinari sfuggito al controllo qualità, perché non penso fosse già iperdosata in etichetta, non avrebbe senso!
@valeria nardi
Molto carino il tuo avatar. 🙂
Io ho paura anche ad andare a fare la spesa