Tacos vegani, fagioli neri e broccoli conditi o insalata di mais, con la sola eccezione di latte e sandwich al formaggio come alimenti animali. Questo uno dei menu che da ora in avanti saranno serviti ogni venerdì in tutte le scuole pubbliche di New York. Si tratta del sistema scolastico più grande degli Stati Uniti, con i suoi 1,1 milioni di studenti sparsi in oltre 1.800 scuole di ogni ordine e grado.
L’iniziativa dal Dipartimento dell’Educazione, secondo quanto riferisce la Reuters, è finalizzata a sostituire almeno per un giorno i piatti più popolari, tra i quali pizze farcite, panini pieni di formaggi molto grassi e pietanze di vario tipo con tantissima carne, e segue quella, lanciata nel 2019, del lunedì senza carne.
Il programma, lodato dai medici del Barnard Medical Center, presenta anche un assortimento di alimenti vegani, e spera di fornire, soprattutto ai ragazzi delle classi sociali più disagiate di New York, un pasto settimanale più sano e, contemporaneamente, di sensibilizzare loro e i familiari sulla qualità del cibo che mangiano ogni giorno.
© Riproduzione riservata Foto: stock.adobe.com, depositphotos.com
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista scientifica
Una giornata quasi vegana in ogni scuola del mondo sarebbe darebbe respiro al pianeta per una maggiore sostenibilità ambientale Non posso che elogiare l iniziativa del sindaco di New York Bravo!!!
Bella iniziativa, è bene che ai bambini vengano sottoposte diete differenti in modo che possano arricchire la propria esperienza.
Facciamo però vegetariane, piuttosto che vegane strette (come tra l’altro si rileva dall’articolo, dove c’è latte, formaggio, ma mettiamoci anche miele ecc.)
Molto bella come iniziativa.
Quando facevo le elementari e medie anch’io avevo la mensa, sto parlando di circa 10 anni fa.
Da quel che ricordo (del periodo delle medie) è che mangiavo sempre carne, 1 volta a settimana il pesce. Non c’erano alternative.
Verdura non ne vedevamo quasi mai, al massimo i piselli (Che neanche sarebbero un contorno, ma vabbè).
Anche la frutta era cosa rara, di solito come fine pasto avevamo yogurt alla frutta (Ovviamente zuccherati) oppure una coppetta di gelato…
Questo ogni settimana, perchè non c’era una gran rotazione dei piatti, neanche al variare delle stagioni.
Me lo ricordo come un servizio molto scadente, con cibo di poca qualità, e non mi faceva impazzire…
Menomale che le cose stanno cambiando e si faccia più attenzione anche alle mense scolastiche!
Le mense scolastiche vengono gestite localmente anche se esistono delle linee guida sulla composizione del pasto. Purtroppo le variazioni qualitative tra un comune e l’altro anche tra una scuola e l’altra sono a volte evidenti.
Convincere i bambini a consumare più verdure è la croce di chiunque ne debba allevare uno, ma farlo creando loro un obbligo in mensa non avrà alcun effetto pratico o peggio sarà controproducente perché i bambini la sera stessa con i genitori si faranno il doppio burgher accompagnato da un milkshake al cioccolato e una ciotola di patatine con maionese e ketchup…
E non inciderà sulle loro abitudini alimentari, le scolaresche italiane allevate a petto di pollo e verdurine in mensa si fiondano sul cibo spazzatura appena possono, perché mangiare nella nostra società che ha ormai da tempo superato la fase di “levarsi la fame” è prima di tutto un piacere ed è indirizzato dove vogliono le multinazionali e i loro influencer, non certo i salutisti ortoressici.