In Gran Bretagna, la Food Standards Agency (FSA) ha avviato una consultazione pubblica che scadrà il prossimo 16 settembre, sulla decisione in vigore dal 1988 che sconsiglia il consumo di uova crude o poco cotte a gruppi di persone vulnerabili, come donne incinte, bambini e anziani. La decisione della FSA fa seguito ad un rapporto di esperti sul rischio microbiologico degli alimenti secondo cui la sicurezza delle uova è notevolmente migliorata, per quanto riguarda il rischio di Salmonella, rispetto all’ultimo rapporto del 2001, che ribadiva il consiglio di non consumare uova crude o poco cotte. Il miglioramento della sicurezza delle uova in Gran Bretagna, secondo gli esperti, riguarda la presenza di marchi come “Lion Code” e altri sistemi di certificazione equivalenti.
Il “Lion Code”, introdotto diciotto anni fa (leggi articolo), è un codice di condotta in materia di igiene, tracciabilità, benessere degli animali e refrigerazione delle uova durante il trasporto, che prevede anche la vaccinazione contro la Salmonella e test di controllo. Il 90% delle uova prodotte in Gran Bretagna ha il marchio “Lion Code”.
Nel 1988, durante il governo di Margaret Tatcher, il Paese fu colpito da un’epidemia di salmonella e l’allora Ministro della sanità Edwina Currie, denunciò le responsabilità degli allevatori di galline. Il consumo di uova crollò dell’80%, milioni di animali furono soppressi e le proteste degli allevatori costrinsero il Ministro alle dimissioni.
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INteressante!!!
Perchè in Italia non vengono introdotte le stesse normative?
Le uova crude o poco cotte fanno molto bene, ma chi si fida?
@Lucia: Beh, “molto bene” mica tanto! il bianco dell’uovo contiene avidina che impedisce l’assorbimento di un’importante vitamina del gruppo B, la biotina, e inoltre le proteine del bianco d’uovo sono praticamente non assorbibili se non sono cotte.
Grazie Silvia x l’informazione , ma cosa è la biotina?
La biotina è una vitamina del gruppo B (definita anche B7 o H), si trova in arachidi, mandorle, soia, uova, yogurt e latte e patate americane; la carenza è rara ma quando si crea, negli adulti, è per lo più dovuta proprio al consumo di uova crude e causa: dermatite seborroica, glossite, nausea, anoressia, “fegato grasso”, ipercolesterolemia, alopecia e perfino paralisi. (Fonte: Krause, “Food & The nutrition Care Process”, 2012)
Senza fare terrorismo, è solo per dire che “uova crude o poco cotte” non sono salutari, almeno per quanto riguarda il bianco.
Esatto Silvia!
Stavo per scrivere la stessa cosa poi mi è caduto l’occhio sul tuo commento.
Mi stupisce che questo fatto sia pressochè ignorato quando poi veniamo bombardati di suggerimenti strampalati come, ad esempio, quello di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, che forse sarebbe accettabile se uno mangiasse solo cracker e gallette di riso perchè bisogna anche tenere conto dell’acqua presente nel cibo
Ma in Italia le uova così come sono vendute nei supermercati, possono essere mangiate senza cottura?
Mi spiego meglio: un uovo al tegame, per esempio, dove il tuorlo rimane pressoche’ crudo, puo’ essere consumato tranquillamente?
Ed anche nella preparazione dei gelati in casa, dove la ricetta preveda tuorli di uova che, chiaramente rimangono crudi, possono essere consumati?
Grazie
Raffaele