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ospedale medico misura girovita paziente obeso obesita sovrappesoNegli ospedali inglesi, nel 2016-17 ci sono stati 617 mila ricoveri di pazienti per i quali l’obesità è stata indicata come la causa primaria o secondaria, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente. Le ospedalizzazioni in cui l’obesità è stata la diagnosi primaria sono aumentati dell’8%, passando a 9.929 a 10.705, e riguardano il trattamento per la perdita di peso. Quelle secondarie, in cui il sovrappeso può contribuire al problema di salute e influenzare il tipo di assistenza che il paziente deve ricevere, comprendono patologie come problemi all’anca e attacchi di cuore.

Se si confrontano i dati del 2016-17 con quelli del 2012-13, (292 mila casi), i ricoveri in cui l’obesità è stata diagnostica come causa primaria o secondaria sono più che raddoppiati.

Circa il 66% dei casi ha riguardato donne, a conferma che l’obesità colpisce maggiormente il sesso femminile. La percentuale rilevata tra le donne che vivono in aree più svantaggiate risulta essere quasi il doppio rispetto alle altre zone  (38% contro 20%) ed è questo un dato che non si registra tra gli uomini.

Dai numeri forniti dal Servizio sanitario inglese (NHS) nel suo rapporto annuale,  risulta che il tasso di obesità tra gli adulti è del 26%, con il 25% delle donne e il 21% degli uomini classificati come inattivi. Tra i minorenni aumenta la percentuale di chi fa un’attività fisica secondo le linee guida: tra il 2012 e il 2015, la percentuale dei maschi è salita dal 21% al 23%, mentre tra le femmine è passata dal 16% al 20%.

Le persone adulte che nel 2016 hanno consumato le cinque dosi giornaliere raccomandate di frutta e verdura sono state il 24% tra gli uomini e il 28% tra le donne. Tra i bambini e gli adolescenti la percentuale scende al 16% (in calo rispetto al 23% del 2014).

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