Tutto Food
Tutto Food è l’esposizione internazionale dedicata al settore agroalimentare

Gunther Karls Fuchs, di Papille Vagabonde racconta nel suo blog le novità presentate a TuttoFood 2017 che meritano particolare attenzione. Le riproponiamo in questo articolo. Il punto di vista è quello di un osservatore sempre pronto a cogliere le innovazioni più salienti e interessanti del mercato.

1) Grani antichi

La riscoperta di alimenti antichi, in particolare i grani, è una tendenza, divenuta ormai una splendida realtà. Sul mercato sono presenti farine di grano Senatore Cappelli o Kamut. Armando propone diversi formati di pasta, ottenuti da farine di grano integrale bio, farro e farina di legumi (fagioli, ceci, lenticchie e piselli), più una linea di pasta senza glutine. Di grano antico sono fatte anche le chiacchiere di Asolo Food.

2) Nuove farine ottenute da legumi e verdure

Parallelamente, anche il settore delle farine si arricchisce ogni giorno, non solo di grani antichi, ma anche di prodotti realizzati a partire da legumi e verdure. Le Farine dell’orto proposte da Le farine magiche sono ottenute da fave, piselli, lenticchie, fagioli, e anche da zucca, carote e soia.

3) Pasticceria vegana e pasticceria senza glutine

Fino a qualche anno fa, la pasticceria vegana o senza glutine, era un’esclusiva di pochi artigiani. Ora, invece, questi prodotti sono presenti nell’offerta di molte aziende industriali. È probabile che in occasione delle festività natalizie 2017 i dolci da ricorrenza saranno in grado di accontentare tutti, dai vegani agli intolleranti al glutine. Milano Veg propone il dolce di natale vegano, nelle versioni senza canditi e al cioccolato. Burro, uova, latte e miele sono interamente sostituiti con olio extravergine di oliva, olio di riso e burro di cacao. L’olio di palma è assente.

4) Salumi tradizionali di qualità, salumi halal, salumi di pesce

In seguito all’invito di medici e nutrizionisti di limitare il consumo di insaccati, il mercato dei salumi sembra risentire il calo della domanda. Per questo motivo, il settore va in cerca di soluzioni e innovazioni continue. Ecco quattro nuove proposte.

  • Salumi di qualità in cui si esalta la tradizione. Tra i più noti troviamo i prosciutti crudi stagionati e i prodotti crudi e cotti selezionati da allevamenti biologici come quelli dell’azienda Dok dall’Ava, e formati tradizionali come il salame fiasco di Monte Savino, della Salumeria Monte San Savino.

5) Uno spruzzo di salute: l’olio aromatizzato

Non è una novità in assoluto ma l’idea di un olio da spruzzare è sempre molto originale. Lo spray leggero della Fratelli Mantova, è ottenuto da diverse materie prime (avocado, vinacciolo e semi di lino). Ci sono anche gli oli aromatizzati, dai più classici (limone, aglio, peperoncino e rosmarino), ai più ricercati, quali tartufo bianco e nero, curcuma e zenzero. Molto pratica la confezione, che rivoluziona il modo di condire.

6) Bibite al bergamotto, cedro e chinotto

Le bevande, prodotte utilizzando ingredienti made in Italy, sono firmate dall’azienda Bevi più naturale: bergamotto, cedrata e chinotto. Alla prova d’assaggio, la bevanda al bergamotto, realizzata con acqua e il 15% di agrumi, supera il test a pieni voti: buona a aromatica.

7) Gelato vegano, gelato biodinamico, gelato senza lattosio

Il gelato è un intramontabile che piace a tutti, per questo i produttori cercano di soddisfare tutte le esigenze dei consumatori. Interessanti le proposte di gelato vegano, fatto con latti vegetali, come il nuovo cornetto di Algida alla soia. Non sono da meno i sorbetti da agricoltura biodinamica della linea Demeter di Gildo Rachelli che propone anche un gelato bio senza lattosio.

8) La pasta veloce

Da una parte c’è chi celebra lo slow food, il rito lento dell’alimentazione, dall’altra chi preferisce un pasto fast. Ecco allora due novità del settore pasta per gli amanti della rapidità:

  • Istant my pasta di Canossa. Per tutti quelli che non hanno tempo da dedicare alla cucina, my istant pasta potrebbe essere una soluzione nei casi di emergenza, ma sono certo che per molti possa addirittura diventare un abitudine. Basta aggiungere acqua calda, mescolare, aspettare qualche minuto e la pasta è pronta da gustare.
  • Tortellini da Passeggio. Non sono un amante del food truck e del cibo di strada; tuttavia non mi è affatto dispiaciuta l’idea del Laboratorio Tortellini della Surgital. Il furgoncino propone pasta ripiena, d’origine surgelata fritta e/o calda, servita in un cono. Provato il tortello di zucca con guanciale: ottimo il sapore.

9) Bevande Green 

Le scelte Green trovano spazio anche nel settore delle bevande: i Juising di Dimmi di sì sono presentati come bevande detox, digestive ed energizzanti. I gusti sono mirtillo e zenzero, zenzero e limone, melograno e rapa rossa, finocchio te verde e kale, arancia, lime e bergamotto. Sottobosco Paoli oltre ai drink alla frutta più tradizionali (mela, pera, fragola, lampone, misto bosco, arancia, albicocca, pesca, liquirizia, ananas, mirtillo nero selvatico), propone anche gli aperitivi alle verdure linea Verde Paoli, al basilico, salvia e sedano, in confezioni da 200 o 750 ml, privi di coloranti artificiali e conservanti, come riporta la scheda prodotto.

10) Surgelati erbe spontanee

Vital Natural Gel è un’azienda abruzzese di Pescasseroli (Aq) che offre oltre ai classici spinaci e piselli surgelati già pronti per l’uso, anche rape del pastore, indivia scarola, cicoria, cicorietta di montagna, borragine, ortica e molte altre verdure. Sul sito dell’azienda, per ogni prodotto, viene riportata una scheda con le informazioni nutrizionali, compositive, la provenienza e la stagionalità.

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Calabriabergamot.it
27 Giugno 2017 19:08

Per aquistare il frutto fresco di Bergamotto Biologico visita: http://www.calabriabergamot.it/

ezio
ezio
5 Luglio 2017 11:45

Tradizione italiana di qualità al 100%, innovazione e creatività che conquista i palati, prodotti sani e completi, dietetica con ingredienti sani e genuini con ricette salutistiche che rispettino i consumatori che debbono o vogliono seguire un’alimentazione particolare.
Queste le indicazioni per una vera ripresa dell’agroalimentare italiano basato su territori non estesi, molto differenziati, prevalentemente collinari con pochissima pianura, dove fare intensivo distrugge quel poco di buono che abbiamo.
Le ricette ed il know how non mancano ai nostri trasformatori, che vendono benissimo in tutto il mondo il ricercato prodotto italiano.
In estrema sintesi facciamo qualità, perché per la quantità non siamo dotati e possiamo solo importare distruggendo la nostra fragile economia.