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Senza dubbio bere una bibita fresca, in una giornata calda, fa un effetto più piacevole di un bicchiere d’acqua. Ecco allora che con il caldo aumentano i consumi di tutti i tipi di bevande, compreso il tè freddo. Questo, privo di bollicine, è percepito come più salutare delle “classiche” bibite gasate e in effetti, in generale, contiene meno zuccheri, ma spesso sono comunque troppi.

Le tipologie di tè freddo più gettonate sono al limone e alla pesca, ma si trovano anche bevande al tè verde, aromatizzate con mango, gelsomino o rosa, a base di tè deteinato, oppure senza zuccheri, dolcificate con edulcoranti, o infine ricavate da materia prima biologica. I formati variano dalle confezioni monodose da 200-250 ml, alle bottigliette da 400-500 ml, fino al formato famiglia da 1,5 litri. Abbiamo fatto un confronto fra alcune delle tipologie presenti sul mercato, considerando prevalentemente tè freddo al limone e tè verde, in formato da 1-1,5 litri.

estathè limone

Gli ingredienti del tè freddo

Il primo ingrediente di solito è acqua, seguita da infuso di tè (a volte possiamo trovarlo indicato in prima posizione), poi zucchero, succo di limone, aromi, acido citrico e antiossidanti (acido ascorbico). In alcuni casi troviamo edulcoranti invece dello zucchero, oppure entrambe le cose. Quando gli “aromi” non sono seguiti da altre specifiche si tratta di aromi artificiali, in altri casi possiamo trovare “aromi naturali”, oppure estratti di erbe. Le versioni alla pesca sono preparate aggiungendo succo di pesca, aromi o entrambi gli ingredienti.

In pratica, come per la maggior parte delle bevande dolci, si tratta essenzialmente di acqua e zucchero. Quest’ultimo, in 100 ml, rimane nella maggior parte dei casi fra 7 e 9 grammi. Quindi, in una porzione da 250 ml, che è un bel bicchiere, ci sono circa 20 grammi di zucchero, quantità che corrisponde a quattro zollette. Considerando che, secondo le indicazioni dell’Oms un adulto non dovrebbe superare i 50 grammi al giorno di zuccheri aggiunti, è evidente che 20 grammi in un bicchiere sono troppi.

La quantità è inferiore nelle versioni di tè freddo che prevedono sia zucchero che edulcoranti (come Lipton Ice Tea) ed è pari a zero in quelle con i soli dolcificanti. Bisogna tenere presente però che secondo alcune ricerche queste sostanze potrebbero avere effetti negativi sul microbioma intestinale. Inoltre non tutti sono considerati ugualmente sicuri. Il ciclammato, per esempio, è una sostanza piuttosto discussa, con un potere dolcificante molto elevato, ammesso in Europa ma proibito negli Stati Uniti. Abbiamo chiesto un parere a Stefania Ruggeri, ricercatrice e nutrizionista del Crea-Alimenti e Nutrizione.

Il parere di Stefania Ruggeri del CREA

“È evidente come anche le aziende che producono bevande dolci si adeguano alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più “green” e attenti alla salute. – Fa notare Ruggeri – Così le nuove bevande sono dolcificate con edulcoranti e anche quelle al tè verde seguono questa tendenza: se le analizziamo con attenzione ci accorgiamo però che non sono affatto salutari, nell’accezione più ampia che possiamo dare a questo termine. Faccio un esempio: la presenza di edulcoranti elimina l’assunzione degli zuccheri, ma non risolve il vero problema della dipendenza al sapore dolce. Quindi, se beviamo e consumiamo alimenti dolcificati con edulcoranti non ci liberiamo dal desiderio degli zuccheri e il nostro organismo tenderà a cercare sempre questo tipo di alimenti. In linea generale, questo tipo di bevande sono concesse ogni tanto per un adulto. Le bevande dolci sono invece sconsigliate ai bambini, sia che contengano zucchero sia edulcoranti.”

Il tè freddo per bambini piccoli

Sul mercato si trovano diversi prodotti pensati proprio per i più piccoli, come la bottiglietta da 250 ml San Benedetto baby (vedi tabella) a base di tè deteinato, quindi privo delle proprietà eccitanti, proposta con un beccuccio che facilita il consumo diretto. Questo formato viene naturalmente percepito come monodose e contiene 17 grammi di zucchero, più di tre zollette, decisamente troppo per dissetare un bambino! In generale, le bottiglie da 400-500 ml sono più “pericolose”, anche per gli adulti, perché di solito una volta aperta, una di queste bottiglie viene bevuta, e la quantità di zucchero raddoppia rispetto ai 250 ml che abbiamo considerato come porzione.

Il tè verde

“Per quanto riguarda il tè verde – continua Ruggeri – sappiamo che questo ha un contenuto elevato di catechine, sostanze appartenenti alla classe dei polifenoli, con azione antiossidante, che aiutano a regolare i livelli di colesterolo e quindi a prevenire le patologie cardiovascolari. Nelle bevande al tè verde che troviamo al supermercato, però, questo sembra l’ingrediente meno importante: non è specificato mai il tipo di tè utilizzato, né la quantità. Sono presenti dolcificanti, aromi e succo di limone. Insomma, il fatto che si tratti di tè verde, pare un semplice pretesto per attirare il pubblico più attento alla salute.”

Le sostanze utili presenti nel tè verde si possono conservare in queste bevande? “Non conosco studi al riguardo, – dice Ruggeri – i polifenoli in generale sono sostanze che resistono nel tempo e a trattamenti con il calore. In questi casi però non abbiamo idea di quale sia il contenuto di sostanze utili, perché non è nota la quantità né la qualità del tè utilizzato. Sarebbe interessante piuttosto creare bevande completamente diverse, pensate per chi ama il tè, a base di foglie di buona qualità, senza aromi e dolcificanti.”

I prodotti “depurativi”

In effetti, diversi prodotti fanno pensare che le aziende stiano seguendo la moda “green”, basta considerare le versioni bio, con tè e zucchero di canna da produzione biologica o il tè con certificazione di sostenibilità Rainforest Alliance utilizzato per il Fuzetea. È da segnalare anche il tè Vitasnella con “erbe depurative”, come altri che contengono aloe, fiori di tiglio o camomilla. 

“La quantità di erbe presenti in questo prodotto ci fa pensare che non possano avere un ruolo determinante, né per quanto riguarda il sapore, né per eventuali effetti sulla salute. – Dice Ruggeri – Le erbe possono essere molto utili per il nostro benessere, ma solo a patto che siano assunte in modo corretto, tenendo conto della qualità della materia prima, della quantità utilizzata e delle modalità con cui sono assunte.”

Per quanto riguarda la spesa, se consideriamo il prezzo al litro, questo è più conveniente per i formati di tè freddo più grandi e meno per i più piccoli. Per Estathè, per esempio, si possono spendere da 1,24 a 2,60 €/litro, mentre per le analoghe bevande a marchio Coop oppure Esselunga si spende la metà (fra 0,50 e 1,20). Si spendono 2 €/litro per il prodotto a marchio Vitasnella e 2,36 per il tè “baby” San Benedetto. In generale superano i 2 €/litro le versioni “green” aromatizzate con erbe o estratti vegetali: un prezzo che forse non vale la pena pagare.tabella tè freddo estathè lipton cooptabella tè freddo san benedetto carrefourtabella tè freddo fuzetea arizona vitasnella

*Prezzi rilevati sui siti delle principali catene e su piattaforme di vendita online.

© Riproduzione riservata Foto: stock.adobe.com

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Claudio
Claudio
24 Giugno 2021 10:54

Ottimo articolo.

Mattia
Mattia
24 Giugno 2021 14:59

Sono stupendi questi articoli perché ti mettono in evidenza l’ipocrisia della questione.
Hanno tutte e dico tutte, una media di 20 grammi di zucchero a bicchiere. Ma avete mai provato a prendere lo zucchero bianco e pesare in una bilancia 20 grammi di zucchero? E Poi, dopo una breve smorfia nel vedere la dunetta di zucchero che avete creato, prendere questi 20 grammi e versarli dentro un bicchiere riempito di acqua di rubinetto..

Personalmente non ho avuto il coraggio di berlo. Se vedessimo le dosi e i volumi visivamente saremmo infuriati di questo modo operandi aziendali ma il cervello è davvero un organo semplice facile da persuadere……basta che non veda.

Mauro
Mauro
1 Luglio 2021 19:58

A parte la demonizzazione dello zucchero, che è il problema del momento e sulla quale mi pare inutile dilungarsi, quello che nessuno sembra notare è l’assurdità di promuovere il “tè freddo pronto” con pretese di “ecologico” “a basso impatto ambientale” “green” “attento all’ambiente” eccetera, che è un’assurdità che quasi batte quella del “brodo pronto”…

Quest’ultimo, di fatto, è dado+acqua+bottiglia di plastica, e il tè freddo non è che bustina+acqua+bottiglia di plastica… il tutto venduto a prezzo di gioielleria, mentre è qualcosa che si può fare a casa a costi minimi, competenza tecnica nulla, tempo zero, impatto ambientale veramente nullo, presenza di zucchero “secondo i gusti” (ce ne metti 10 grammi o un chilo o la stevia o l’aspartame… come lo preferisci).

Basta mettere a mollo in una bottiglia di acqua (di rubinetto, o naturale, o gassata a scelta) da tre a cinque bustine di tè (aromatizzato come si preferisce) o altra tisana, lasciando penzolare le cordicelle, tapparla, e lasciarla in frigo durante la notte; al mattino sfilate delicatamente le bustine e il tè freddo è pronto, potete addolcirlo oppure no e con quello che vi pare e se volte strizzarci dentro del limone.

Ovviamente mancheranno tutti i preziosi claim pubblicitari, ma quelli possiamo canticchiarceli da noi.