Stampi per dolci in silicone e antiaderenti: fari puntati sulla migrazione di sostanze indesiderate e metalli. Ikea tra i migliori del test di 60 Millions
Stampi per dolci in silicone e antiaderenti: fari puntati sulla migrazione di sostanze indesiderate e metalli. Ikea tra i migliori del test di 60 Millions
Giulia Crepaldi 24 Gennaio 2019Teglie e stampi in silicone o in metallo con rivestimento antiaderente fanno parte degli utensili da cucina indispensabili per gli appassionati di pasticceria. Questi materiali possono però liberare sostanze sgradite nel cibo a causa delle alte temperature, dell’usura o dopo il contatto con grassi o alimenti acidi. Per scoprire quanto sono sicuri, il magazine francese 60 Millions de Consommateurs ha fatto analizzare in laboratorio 18 stampi per dolci – nove in silicone e nove rivestiti in teflon – scegliendo tra i vari formati per torte e stampini per madeleines, dolcetti tipici francesi.
Il test per gli stampi in silicone ha preso in esame la migrazione di sostanze nella materia grassa dei dolci, la cessione di metalli pesanti, di sostanze organiche volatili e di altri composti sgraditi. I prodotti migliori del test risultano essere gli stampi per madeleines a marchio Guy Degrenne e Carrefour Home e quello per torta a forma di cuore Sockerkaka venduto da Ikea (vedi foto sopra). In nessuno dei prodotti testati si è riscontrata la migrazione di metalli o altre sostanze utilizzate durante il processo industriale di produzione.
Non è andata altrettanto bene nella prova di migrazione di sostanze degli stampi nei grassi dei dolci. Due prodotti sono stati penalizzati a causa degli elevati tassi di migrazione: si tratta di uno stampo per madeleines acquistato nella catena Zodio, in cui sono stati misurati tassi di migrazione ai limiti del consentito, e il campione a marchio De Buyer, con valori molto superiori rispetto alla soglia di legge.
Per quanto riguarda il test degli stampi antiaderenti, sono state considerate la migrazione di sostanze indesiderate nei grassi e nelle sostanze acide oltre alla cessione di metalli sia nel prodotto nuovo sia in quello usurato, e di acidi organici perfluorati. Anche in questo caso, nel gruppo dei migliori figura lo stampo Bullar di Ikea (vedi foto sotto), insieme alle formine per madeleines a marchio Ardence comprato da E.Leclerc e allo stampo Maom acquistato da Zodio.
Le maggiori criticità sono state registrare da due stampi per dolci a marchio Tefal e Bake Me a contatto con sostanze acide. Il rivestimento in teflon dei due stampi si è degradato a tal punto da renderli potenzialmente pericolosi e per questo motivo sono stati penalizzati. Lo stampo Bake Me, inoltre, ha fatto registrare risultati insufficienti anche per la migrazione nei grassi e per la liberazione di metalli in seguito a usura. Il prodotto usurato libera dieci volte più alluminio e due volte più di piombo rispetto a quanto consentito!
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
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se si usasse la carta forno per isolare il contenuto dalla teglia potrebbe aiutare?
I materiali a contatto con gli alimenti, e quindi tutte le attrezzature per la preparazione e cottura, devono sottostare alle severe prove di cessione previste da apposite leggi e regolamenti per gli usi consentiti. Pertanto devono essere approvati dai competenti organi ufficiali e controllati periodicamente dagli organi di controllo in laboratori accreditati. Inoltre i produttori devono poter dimostrare in qualsiasi momento l’idoneità dei propri prodotti con certificazioni ed analisi in autocontrollo obbligatorio.