Red velvet cake su un piatto; concept: junk food, obesità

In un futuro non troppo lontano, accanto agli elettrodomestici più tradizionali, nelle cucine potrebbe arrivare una stampante in 3D, in grado di realizzare e cuocere con un laser alimenti compositi, formulati secondo le proprie necessità e inclinazioni. Il cosiddetto cibo digitale è sempre più vicino, grazie a strumentazioni che stanno diventando facili da utilizzare e che potrebbero avere presto dimensioni e costi abbordabili. 

Al tema è dedicato un articolo pubblicato dai ricercatori dei laboratori di Laser Cooking e Digital Food della Columbia University di New York, sulla rivista del gruppo Nature Npj Science of Food, insieme a un video che illustra bene quanto sia stato difficile realizzare un dessert composto da più strati di diversa consistenza. Nel caso specifico, infatti, sono stati fatti numerosi tentativi per capire come assemblare uno strato solido di pasta di biscotti come base, e poi uno di burro d’arachidi, uno di marmellata di fragole, uno di Nutella, uno di purea di banane, uno liquido di succo di ciliegia e infine una glassa. Ma alla fine il risultato, dopo non pochi fallimenti, è stato raggiunto.

torta stampante 3D
I ricercatori hanno fatto diversi tentativi prima di riuscire a stampare e cuocere una fetta di torta a strati

Per aiutare le persone a familiarizzare con qualcosa che sembra assai lontano dalla cucina tradizionale, gli autori ne sottolineano i vantaggi: potendo contare su uno strumento del genere, si potrebbe rinunciare a gran parte degli alimenti ultra-trasformati, perché sarebbe possibile realizzare in casa alimenti complessi e gustosi (alcuni esempi si trovano sul sito del laboratorio) senza additivi e con un valore nutrizionale più elevato. Ma, soprattutto, se si hanno limitazioni alimentari quali la necessità di contenere i grassi o gli zuccheri, allergie e difficoltà di deglutizione, oppure si vuole realizzare alimenti graditi ai bambini con forme divertenti, o anche semplicemente si ha il desiderio di sapere sempre cosa c’è dentro quello che si mangia, una stampante 3D in grado di cuocere il cibo potrebbe essere l’ideale.

A maggior ragione, lo stesso vale per i sostituti vegetali della carne, che potrebbero essere resi più appetitosi, e, quando sarà disponibile sul mercato, per la carne coltivata. Fino dai primi tentativi chi ci lavora ha sempre ipotizzato una produzione di questo tipo. Ancora: le stampanti 3D potrebbero essere fondamentali per cucinare nello spazio o nelle future stazioni lunari alimenti più gustosi, completi e soprattutto freschi. Anche l’impatto ambientale potrebbe essere positivo, perché si ridurrebbe la quota di emissioni legate al trasporto e alla conservazione. Inoltre, tutto ciò potrebbe spingere gli chef a inventare nuove ricette e le aziende a proporre nuovi ingredienti di base da inserire nelle cartucce: potrebbe insomma nascere un intero settore, una nuova modalità per declinare la nutrizione personalizzata e sana.

L’arrivo delle stampanti 3D domestiche non è comunque imminente, perché, come ricordano ancora gli autori, è necessario attendere che nasca un intero ecosistema. Non è possibile proporle se non ci sono produttori di cartucce, se non circolano ricette specifiche, se non sono noti i dettagli di un tipo di cottura – quella con i laser – del tutto nuova a livello domestico e suggerimenti su come utilizzare gli strumenti al meglio, anche quando si vogliono evitare alcuni ingredienti. Tuttavia, i robot multifunzione che tagliano, frullano e contemporaneamente cuociono sono già presenti nelle cucine e in fondo una stampante 3D ne rappresenta un’evoluzione che potrebbe piacere a molti.

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock

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Pinuccio
Pinuccio
2 Maggio 2023 13:07

Trattandosi di un novel food a tutti gli effetti, aspetterei prima il parere di EFSA e l’autorizzazione della Commissione UE…

Stefania
Stefania
2 Maggio 2023 19:14

Se ho bisogno di acquistare delle cartucce con un preparato, non vedo la differenza con le torte in busta attualmente in commercio, piene di zuccheri, grassi, emulsionanti e conservanti! Io preferisco cucinare con ingredienti naturali: uova, zucchero, farina, latte, lievito, buccia di limone e semini da bacca di vaniglia.

cri
cri
Reply to  Stefania
11 Maggio 2023 13:43

non penso che tu abbia letto bene l’articolo…

Matilda
Matilda
23 Maggio 2023 21:11

“Tuttavia, i robot multifunzione che tagliano, frullano e contemporaneamente cuociono sono già presenti nelle cucine e in fondo una stampante 3D ne rappresenta un’evoluzione che potrebbe piacere a molti.”
Forse potranno piacere a coloro che non hanno educazione alimentare.