“Nelle nostre stalle non serve il veterinario”. Questo slogan, inserito in uno spot all’interno di una campagna online del Parmigiano Reggiano, non è piaciuto molto ai veterinari dell’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) che hanno chiesto di modificarlo. “Comprendiamo il messaggio di salute e benessere animale che il Consorzio Parmigiano Reggiano vuole dare ai consumatori – spiega Marco Melosi presidente dell’Anmvi – e lo sottoscriviamo. Ma come medici veterinari non accettiamo uno slogan che dica che si può fare a meno di noi, semplicemente perché non è vero”. Basti solo ricordare che dal 21 aprile di quest’anno i regolamenti europei dei sanità animale prevedono l’obbligo di visite veterinarie in allevamento.
“Come primi attori – conclude Melosi – per legge e competenza della sanità animale e della sicurezza alimentare – chiediamo che la frase venga rimossa o sostituita con un messaggio più aderente al ruolo veterinario nella produzione primaria della filiera lattiero casearia”.
Sollecitati da questa legittima richiesta da parte dell’associazione di veterinari, il Consorzio del Parmigiano Reggiano nell’arco di poche ore ha provveduto a modificare il testo eliminando la frase sotto accusa (vedi immagine sopra).
© Riproduzione riservata Foto: screenshot da Il Gusto
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Mamma mia che gente permalosa c’è in giro…Il claim potrebbe essere sostituito da “Il veterinario viene da noi solamente per bere il caffe….”. perchè se si scrivesse “Il veterinario viene da noi solamente a bere un amaro” apriti cielo….
Il claim invece era perfetto. Dichiarava che le bovine che seguono il Disciplinare alimentare della DOP Parmigiano Reggiano, essendo alimentate in prevalenza con foraggi freschi o affienati (provenienti dall’azienda di allevamento e dal territorio) seguono un regime alimentare molto più rispondente a quello fisiologicamente corretto per una bovina da latte. E di conseguenza sono meno soggette ai problemi metabolici che sono la causa della maggior parte delle patologie che purtroppo accompagnano la vita produttiva di una bovina negli allevamenti intensivi odierni.
Nessun allevatore serio (e quelli del Parmigiano Reggiano lo sono) si sognerebbe dal depennare il veterinario dalla lista dei tecnici che regolarmente visitano l’azienda zootecnica..
Mah, alla fine gli slogan hanno la finalità di “suggerire” un concetto al consumatore. Nello specifico può portare a dedurre “e quindi non lo chiamiamo, nemmeno per controlli. Mai”.
Ma anche chi viene pagato per realizzare lo spot dovrebbe documentarsi e sapere che messaggio passa agli utenti..
Il consorzio Parmigiano Reggiano con il disciplinare che ha redatto consente di produrre un formaggio straordinario che, secondo mio modesto parere, non avrebbe bisogno di essere pubblicizzato … ma, se proprio deve … scelga pubblicitari “più attenti e rispettosi” … perchè, anche nella precedente campagna pubblicitaria, non ho dimenticato il dipendente che “non sentiva il bisogno di andare in ferie” … per mesi ho ripiegato su un altro prodotto per il forte fastidio che ho provato nel vedere una pubblicità così diseducativa e poco rispettosa verso il mondo del lavoro di questa straordinaria filiera … forse le posizioni apicali del consorzio Parmigiano Reggiano non sono all’altezza di gestire un prodotto tra i migliori del nostro paese … consiglierei loro di provare a valorizzare il lavoro degli allevatori e di tutti coloro che (senza rinunciare a qualche meritato periodo di riposo) sono i veri artefici di questo prodigio rimasto ormai tra i pochi prodotti d’eccellenza tutto italiano (speriamo almeno fino a che avrò vita) ….
P.S.: la presenza di veterinari è indispensabile negli allevamenti sia per controllo sia quali validi alleati degli allevatori per la prevenzione … lo scrivo per i pubblicitari …
Il mio commento è gratuito, scevro da ogni conflitto di interesse, sono un intermediario assicurativo che non ha la fortuna di assicurare nessuno degli attori di questa ottima filiera, ma adoro il Parmigiano Reggiano!!!