spazzolino elettrico

spazzolino elettrico lavare i dentiLo sappiamo tutti: per mantenere denti e gengive in salute è importante lavare i denti per almeno due volte al giorno. Ma è meglio usare lo spazzolino elettrico o quello manuale? A valutare i pro e i contro del passaggio dagli spazzolini vecchia scuola a quelli più moderni ci ha pensato Consumer Reports, organizzazione statunitense per i diritti dei consumatori, che ha anche fatto testare a un gruppo di volontari otto spazzolini elettrici.

Per eliminare in maniera efficace i batteri che causano la placca, si raccomanda di spazzolare i denti per almeno due minuti: tuttavia, spiega Consumer Reports, la maggior parte delle persone lava i denti per meno della metà del tempo consigliato, fermandosi a soli 45 secondi. Ed ecco la prima caratteristica positiva degli spazzolini elettrici: gran parte dei modelli in commercio ha un timer interno che assicura di raggiungere i due minuti di spazzolamento raccomandati. Alcuni modelli più “tecnologici”, connettendosi allo smartphone via Bluetooth, permettono di personalizzare la durata della sessione, allungandola rispetto ai canonici due minuti.

Molte persone non lavano i denti abbastanza a lungo o lo fanno applicando un’eccessiva pressione

Una cattiva abitudine che rischia di rovinare smalto e gengive nel corso degli anni è quella di sfregare i denti con troppa aggressività durante lo spazzolamento. Anche in questo caso lo spazzolino elettrico può aiutare: alcuni modelli sono dotati di un sensore di pressione che avvisa nel caso in cui se ne stia applicando troppa. Altri modelli invece permettono di selezionare l’intensità della vibrazione della testina, per adattarsi alle esigenze delle diverse persone, che possono preferire una maggiore o minore delicatezza.

Secondo alcuni studi, spiega Consumer Reports, gli spazzolini elettrici sarebbero leggermente più efficaci nella rimozione della placca e nella prevenzione della gengivite. Tuttavia altre ricerche indicano che con lo spazzolino elettrico c’è il rischio di consumare più velocemente il tessuto al di sotto dello smalto dentale. In questo caso, però, si tratta di un’eventualità facilmente prevenibile spazzolando i denti con più gentilezza, indipendentemente dal tipo di spazzolino, oppure scegliendo un modello con sensore di pressione.

Quindi è meglio passare a uno spazzolino elettrico? Dipende. Se ci si trova bene con lo spazzolino manuale e il dentista conferma che denti e gengive sono in perfetta salute, non c’è motivo di cambiare. Se invece si decide di fare il salto verso l’elettrico, ci sono ormai decine di modelli per tutte le esigenze, con prezzi che variano dalla decina di euro per i modelli meno tecnologici alimentati con le classiche batterie usa e getta, alle centinaia di euro delle versioni ricaricabili e connesse, con numerose funzioni. Non resta che scoprire quale sia più adatto a noi.

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