Ragazzo adolescente con cuffie da gamer beve un energy drink o una bevanda zuccherata da una lattina

Le bevande energetiche o energy drink, ricche di caffeina e zuccheri, sono da tempo al centro del dibattito sulla salute pubblica. Negli ultimi anni, come riporta la rivista di categoria Beverage Daily, diversi Paesi europei hanno adottato misure sempre più severe per limitarne la vendita ai minori, visti i gravi rischi per la salute. La Repubblica Ceca si prepara a vietare la vendita di bevande energetiche ai minori di 15 anni. La nuova legge, approvata a novembre, mira a regolamentare queste bevande al pari di alcool e tabacco, richiedendo l’identificazione per l’acquisto e vietandone la vendita nelle scuole. Misure simili sono già in vigore in altri paesi: in Polonia, ad esempio, il divieto riguarda tutti i minori di 18 anni, mentre Lituania e Lettonia hanno introdotto restrizioni già nel 2016, seguite dalla Turchia nel 2018.

Questi divieti riflettono la crescente consapevolezza dei pericoli legati al consumo di queste bevande da parte dei giovani. Diversi studi evidenziano che gli alti livelli di caffeina e zucchero possono causare obesità, problemi cardiaci e disturbi del sonno, oltre a compromettere il rendimento scolastico.

La situazione nel Regno Unito

Nonostante le promesse di intervento, in UK manca ancora una regolamentazione nazionale. Nel 2019, il governo aveva annunciato un divieto per la vendita degli energy drink agli under 16, ma la proposta non è mai stata attuata. Tuttavia, molte grandi catene di supermercati hanno adottato politiche volontarie per vietarne la vendita ai minori, lasciando però scoperti i negozi più piccoli e le macchinette automatiche dove i ragazzini riescono comunque a procurarsi le bevande.

Più di 40 organizzazioni sanitarie britanniche hanno chiesto quest’anno al governo di introdurre un divieto ufficiale. Tra queste, Action on Sugar, un gruppo di specialisti che si occupa dello zucchero e dei suoi effetti sulla salute, ha sottolineato come l’accesso a queste bevande sia un rischio per la salute dei giovani, aumentando le probabilità di obesità, problemi cardiaci e difficoltà mentali.energy drink bicchiere lattine ghiaccio

I rischi degli energy drink

Una revisione di studi pubblicata nel Journal of Public Health ha confermato i rischi associati al consumo di bevande energetiche nei giovani. Tra questi, un legame con comportamenti a rischio come l’uso di alcool e tabacco, disturbi psicologici e scarso rendimento scolastico. Inoltre, alti livelli di caffeina possono portare a dipendenza, ansia e problemi cardiovascolari.

Secondo l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), per bambini e adolescenti non esistono livelli sicuri di consumo di caffeina definiti. Si raccomanda un limite massimo giornaliero di 3 mg per chilogrammo di peso corporeo, ma molti giovani superano questa soglia a causa del consumo eccessivo di bevande energetiche.

Le critiche dell’industria

Non tutti, però, concordano con i divieti. L’associazione europea dei produttori di bevande analcoliche, UNESDA, sostiene che non vi siano prove scientifiche sufficienti per giustificare restrizioni così severe. Secondo l’organizzazione, il 90% della caffeina consumata dagli adolescenti proviene da altre fonti come tè, cioccolato e caffè, e non dalle bevande energetiche. Inoltre, l’industria ha già adottato iniziative volontarie, come l’etichettatura chiara dei prodotti e il divieto di pubblicità rivolta ai minori.

Nonostante le resistenze dell’industria, i divieti stanno guadagnando terreno in Europa. Paesi come la Danimarca stanno valutando di seguire l’esempio di Polonia e Repubblica Ceca, mentre altri stanno studiando strategie per limitare l’accesso ai giovani e sensibilizzare la popolazione sui rischi. L’introduzione di leggi più severe potrebbe contribuire a una maggiore consapevolezza dei genitori e dei giovani sui pericoli associati al consumo di bevande energetiche, promuovendo abitudini più sane.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com

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