Sconti e coupon on line sono una buona trovata pubblicitaria da sfruttare con intelligenza, per evitare inutile spreco di tempo e denaro
Sconti e coupon on line sono una buona trovata pubblicitaria da sfruttare con intelligenza, per evitare inutile spreco di tempo e denaro
Valeria Torazza 20 Novembre 2013Si chiama BuonperTutti ed è uno degli ultimi siti, a firma del Corriere della Sera, che consente di scaricare buoni sconto. Ha un approccio immediato che permette di ottenere i coupon in tre semplici passaggi. L’impegno è minimo: ci si registra, si selezionano i buoni sconto, si stampano e si usano per fare la spesa. Al termine della registrazione si riceve una e-mail nella quale viene indicato il tetto massimo di risparmio, pari a 75 euro.
I prodotti in assortimento appartengono a diverse categorie merceologiche: alimentari, igiene e bellezza, pulizia casa, animali domestici… La scelta riguarda in genere prodotti di marca e lo sconto varia da un minimo di 30 centesimi a un massimo di 5 euro per i più costosi, come i giocattoli.
Il sito promette “buoni sconto per la spesa gratis”, ma non è proprio così: i coupon ci permettono di risparmiare sull’acquisto di alcuni prodotti, ma il sistema ha un fine promozionale poiché indirizza la scelta del consumatore verso quelle marche per le quali abbiamo sconti e promozioni. In ogni caso il buono non copre mai l’importo totale dell’acquisto, quindi il termine “gratis” non è corretto.
Ci sono numerosi altri siti web, come Scontomaggio.com, Omaggiomania.com, Coupondastampare.it, che veicolano buoni sconto e campioni omaggio, a volte con sistemi più articolati rispetto alla stampa di coupon. Per trovarli basta inserire le parole chiave “buoni sconto” nel motore di ricerca.
Si tratta per lo più di operazioni di marketing, nuove frontiere della comunicazione che integrano la pubblicità tradizionale e hanno una veste più interattiva, sfruttano l’attrazione per il regalo e l’omaggio, ancora più forte e sentita nel perdurare della crisi economica.
In realtà, nonostante qualche vantaggio innegabile, per il consumatore significa dedicare più tempo alla spesa, ancora prima di uscire di casa. Cercare lo sconto, scegliere fra tanti prodotti e marche, e magari modificare la propria lista inseguendo la promozione, può essere divertente ma comporta un dispendio di tempo. C’è un altro rischio, quello di indurre ad acquistare prodotti e marche di cui non si ha davvero bisogno e per i quali ci sono alternative più economiche senza la necessità dei buoni.
L’ultimo elemento da considerare – ci fa notare un nostro lettore – riguarda la profilazione delle abitudini di consumo degli utenti, che vengono classificati attraverso la registrazione al sito e il rialscio “volontario” dei propri dati e del proprio indirizzo. Tutto ciò viene fatto per recapitare in un secondo momento pubblicità mirata (banner, e-mail, telefonate non richieste…).
Valeria Torazza
© Riproduzione riservata
analisi di mercato
In realtà l’articolo sottovaluta ampiamente (“L’impegno è minimo…”) il rischio più grande della Profilazione delle abitudini al consumo deegli utenti, che avviene proprio attraverso la registrazione al sito con il rialscio “volontario” dei propri dati e del proprio indirizzo.
Il tutto al fine di profilare i consumatori e recapitargli pubblicità mirata (banner, email, telefonate non richieste).
Almeno un accenno a questo sarebbe stato sacrosanto…
Tutti questi “servizi” NON sono gratis: li paghiamo ogni giorno con la rinuncia ad un pezzetto della nostra privacy.
A parte che quello che scrivono é giusto perché i buoni spesa si scaricano gratuitamente ma è ovvio i prodotti un pò si pagano. Saluti.